Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 7 hours 27 minutes
  • FTSE MIB

    33.507,32
    -374,18 (-1,10%)
     
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,66
    +0,93 (+1,12%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.700,71
    +3.204,78 (+5,57%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.327,69
    +15,06 (+1,15%)
     
  • Oro

    2.402,60
    +4,60 (+0,19%)
     
  • EUR/USD

    1,0655
    +0,0009 (+0,09%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     
  • HANG SENG

    16.241,44
    -144,43 (-0,88%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.895,09
    -41,48 (-0,84%)
     
  • EUR/GBP

    0,8559
    +0,0004 (+0,04%)
     
  • EUR/CHF

    0,9675
    -0,0036 (-0,37%)
     
  • EUR/CAD

    1,4649
    -0,0001 (-0,01%)
     

Autostrade, Bankitalia: investimenti stabili 2008-13, opacità tariffe

Un'auto in autostrada. REUTERS/Chris Helgren

ROMA (Reuters) - La Banca d'Italia rileva che nel periodo 2008-2013 gli investimenti dei concessionari autostradali sulla rete si sono mantenuti costanti, inferiori a quelli programmati e che, d'altro canto, è difficile giudicare le variazioni tariffarie intervenute, a causa degli insufficienti dati a disposizione per valutarne la congruità.

Sono due dei principali rilievi critici contenuti della "testimonianza" del capo del servizio di Struttura economica della Banca d'Italia, Paolo Sestito, resa oggi in commissione Lavori pubblici della Camera nell'ambito dell'indagine conoscitiva in materia di concessioni autostradali.

"Anche per via della mancanza di informazioni adeguate sui piani economico-finanziari, è difficile valutare la congruità dell'evoluzione tariffaria effettiva e la sua coerenza

coi principi regolatori e normativi stabiliti", si legge nella relazione.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Bankitalia rileva che "si continua a non distinguere tra investimenti imposti dal regolatore e da remunerarsi in tariffa in quanto non redditizi, e investimenti decisi dalle concessionarie perché ritenuti convenienti. Le nuove costruzioni e gli ampliamenti, ad esempio, dovrebbero generare un incremento di traffico, e quindi di ricavi, sufficiente a giustificarli".

Per quel che riguarda il capitolo degli investimenti, "nel periodo 2008–13, si è progressivamente ampliato il divario tra

gli investimenti effettivi (complessivamente di 11,5 miliardi) e quelli previsti dai piani finanziari relativi al medesimo periodo (quasi 14,1 miliardi). Gli investimenti effettivi si sono mantenuti grossomodo costanti tra il 2008 e il 2013 (compresi tra 1,5 e 2,0 miliardi di euro annui), a fronte del profilo marcatamente crescente degli investimenti programmati nei piani finanziari. La valutazione dei piani di investimento espressi dai concessionari è, in ogni caso, limitata dalla scarsità di informazioni disponibili pubblicamente".

Quali le cause di questo divario fra investimentio programmati e quelli effettivamente realizzati? Per la banca centrale "è plausibile vi abbia inciso il clima congiunturale negativo".

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia