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Aziende Hi-tech, il mese in pillole – gennaio 2012

Le novità dal mondo delle start-up attive nel campo della tecnologia

Mark Zuckerberg (Fotolia)

Le grandi novità del primo mese dell’anno ruotano tutte attorno alle piattaforme sociali: dal gaming puro e semplice al gioco d’azzardo, dai contatti di CouchSurfing ai risultati di Facebook e Apple, il mercato sembra muoversi con nuove prospettive. Ecco una sintesi delle novità più significative del mese.

Facebook sbarca in Borsa
Il mese si è chiuso con una voce sempre più insistente di una possibile IPO per il social network più usato al mondo. Attualmente Facebook è valutato attorno ai 75 miliardi di dollari [guarda il cambio in euro], avendo incassato nel 2011 3,8 miliardi di dollari con un aumento rispetto all’anno precedente del 127% e un profitto operativo di 1,5 miliardi di dollari. L’ipotetica IPO sarebbe una delle più grandi della storia e porterebbe nelle casse della società circa 10 miliardi di dollari. Una somma enorme che potrebbe essere tenuta da parte, usata per ampliare il proprio organico e aprire sedi in altri Paesi, o per fare acquisizioni tanto di aziende quanto di brevetti.

Twitter acquisisce Summify
A metà mese Twitter ha annunciato di aver acquisito Summify, una start-up di successo che utilizzava dati “sociali” per creare una selezione personalizzata di notizie dal web. L’attività è stata posta in mobilitazione, dal momento che il sito non accetta più nuovi iscritti, e si prepara a chiudere i battenti e trasferirsi a San Francisco nella sede di Twitter. L’acquisizione probabilmente è dovuta al fatto che Twitter sta puntando molto sulla capacità di selezionare le notizie più rilevanti postate dai propri utenti. In quest’ottica Twitter è riuscita a mettere le mani tanto sul servizio quanto sulle menti brillanti di chi l’ha realizzato.

Dropbox e Steve Jobs

Il CEO di Dropbox, Drew Houston, ha recentemente dichiarato che nel 2009 ebbe un incontro con il padre della Apple, il quale disse che secondo lui Dropbox era più una funzione che un prodotto o un’attività a sé stante. Houston ha affermato che all’epoca Jobs si dimostrò interessato ad un’eventuale acquisizione, ma non fece mai una vera offerta. La rivista Forbes ha riportato che Dropbox avrebbe rifiutato un’offerta a nove cifre da Apple. Attualmente Dropbox conta più di 50 milioni di utenti, che salvano miliardi di file ogni giorno, ed è valutata attorno ai 4 miliardi di dollari.

Apple fa più soldi (per impiegato) di Google o della Exxon
L’azienda di Cupertino ha chiuso l’anno con un profitto di più di 400.000 dollari per ogni suo impiegato, una cifra record che supera giganti come Google, Exxon Mobil e Goldman Sachs. Un risultato così eclatante è stato possibile anche grazie al fatto che la compagnia ha puntato molto sulla produzione oltreoceano, dove la manodopera costa meno ed è più flessibile.

Facebook va in guerra per difendere la Timeline
La nuova feature di Facebook ha portato un vento di rinnovamento nell’interfaccia e nell’approccio degli utenti, ma anche una causa da Timelines.com. Il sito infatti ha citato il più grande social network del pianeta proprio per l’uso della parola “timeline”, termine che Facebook e i suoi legali considerano troppo generico per poter essere considerato un marchio registrato. D’altro canto Timelines.com lamenta il fatto che ciò sta distruggendo la sua attività. Il procedimento dovrebbe iniziare in un momento imprecisato del 2012 e finire entro l’anno successivo. Bisogna tenere presente però che Facebook sta facendo soldi con la pala e potrebbe optare per un accordo monetario.

"Come eBay comprò la mia azienda per 75 milioni di dollari"

Jack Abraham, co-fondatore di Milo, ha raccontato come il colosso delle aste è arrivato a fare un’offerta di circa 75 milioni di dollari per la sua start-up. Dopo essere rimasto affascinato dallo shopping online e dall’e-commerce in generale, Abraham ha deciso di lasciare il suo lavoro come consulente per fondare nel 2008 una piccola società dedita alla compravendita in ambito locale. Con una grande dose di determinazione e convinzione in se stesso, nel giro di nemmeno due anni, si è trasferito nella Silicon Valley e ha iniziato a cercare fondi. Dopo aver raccolto circa 4 milioni di dollari è diventato una preda appetibile ed è stato avvicinato da eBay che ha finito col fare una clamorosa offerta.

Zynga si butta sul gioco d’azzardo
La scorsa settimana Zynga ha confermato di voler espandere la propria attività di gioco online ed entrare nel mondo delle scommesse sulla Rete. Il gioco d’azzardo online rappresenta un’opportunità miliardaria per le società che operano nel campo del social gaming, per cui non è un caso che le azioni di Zynga siano schizzate a +6% dopo la notizia. Un recente cambio della normativa negli Stati Uniti permette ai social network come Facebook di aprire le proprie porte alle scommesse, il che è un’occasione da non perdere per aziende come Zynga. Attualmente Zynga Poker è il più grande gioco di poker online con più di 7 milioni di utenti al giorno e più di 30 ogni mese.

CouchSurfing raccoglie fondi anche in Europa

Dopo avere raccolto fondi da Bechmark Capital e Omidyar Network, il sito CouchSurfing.com ora ha trovato un investitore europeo nella Point Capital di Berlino. La scorsa estate il network per persone in cerca di una sistemazione notturna gratuita e temporanea è entrato nel novero delle cosiddette B Corporation – società a scopo di lucro che cercano di creare un beneficio pubblico – grazie alla raccolta di 7,6 milioni di dollari. Il sito, fondato nel 2004 come organizzazione non-profit, attualmente annovera 3,5 milioni di utenti sparsi in più di 80.000 città in tutto il mondo e conta di rendere il proprio portale più facilmente utilizzabile.

Facebook.it dà i numeri
Lo scorso mese a Monaco di Baviera Sharyl Sandberg, la Chief Operating Officer di Facebook ha presentato alcuni dati forniti dalla Deloitte sui ricavi generati in Europa. Il risultato ha mostrato come l’Italia giochi un ruolo primario, al pari di Germania e Regno Unito, con una fetta del 16% dei 15,3 miliardi di euro ricavati nel Vecchio continente. Facebook contribuisce al Pil del nostro Paese con 2,5 miliardi di euro e, considerando anche l’indotto, 33.800 impiegati. In particolare il mercato delle app impiega 1.600 persone con un valore stimato di 120 milioni di euro. Infine ha annunciato che Facebook donerà 100 euro in Facebook Ads a piccole e medie imprese europee, una cifra piccola ma sufficiente a raggiungere il target di queste aziende.