Aziende Hi-tech, il mese in pillole – marzo 2012

Facebook sempre più protagonista, tra quotazione in borsa e app che integrano le sue funzioni. Una start-up tutta italiana per la social search: Faceskin. E poi lo sbarco europeo, in Germania, di Barnes & Noble. Ecco le novità più importanti di marzo nel mondo delle aziende hi-tech.

Facebook, prima gli amici, poi i nemici
E poi venne il tempo di farsi i nemici, per gli 800 e passa milioni di utenti di Facebook. Grazie all’app esterna EnemyGraph, ideata da Dean Terry, direttore del programma sui nuovi media all'Università del Texas di Dallas, e dallo studente Bradley Griffith, si potranno annettere anche i nemici, rompendo la tradizione buonista della piattaforma creata da Zuckerberg. Utenti, ma anche celebrità, aziende, squadre di calcio e personaggi che, già nei fumetti, sono la nemesi dei supereroi. EnemyGraph segnala anche, attraverso i “rapporti di dissonanza”, gli amici che tradiscono, stringendo amicizia con gli antagonisti. L’app, molto usata negli Usa,  va maneggiata con cura, considerata l’utenza giovane e le ricadute sui rapporti sociali.

Faceskin, la social search si fa tricolore
Claudio Cecchetto, storico fondatore di radio Deejay, è la mente di Faceskin, una piattaforma perfetta per la social search. L’obiettivo è creare itinerari attraverso le guide degli user, che potranno creare weblist da sfogliare, come un album fotografico. Ogni iscritto può organizzare la sua raccolta su argomenti da condividere con gli altri. Faceskin è alle prime battute, con un accesso limitato (beta) con poco più di 15mila utenti registrati. Dopo aver scelto almeno sei temi al momento dell’iscrizione, gli utenti potranno vedere quali sono i profili con interessi simili. I "newsjockey" costruiranno la  personale cernita di informazioni su un tema, e andranno alla ricerca di notizie sul web, mettendo in pratica la "curation", la costruzione di percorsi narrativi.

Zuckerberg debutta in borsa a maggio
Debutto in Borsa a maggio per Facebook, che esordirà, non è ancora chiaro in quale settimana, con un'offerta pubblica iniziale (Ipo) che batterà ogni record in ambito web. L’azienda di Menlo Park ha presentato lo scorso febbraio la documentazione e potrebbe raccogliere fino a 10 miliardi di dollari [guarda il cambio in euro]. Ma, stando a quanto riferito dal Wsj, sta ancora trattando con la Securities and Exchange Commission (Sec), riguardo all'Ipo e dovrebbe presentare una modifica ai documenti già depositati. Secondo gli analisti, la sospensione degli scambi sui titoli del mercato secondario rappresenterebbe la volontà dell’azienda di non attirare troppo l'attenzione delle autorità di regolamentazione, che supervisionano da vicino l'andamento del mercato secondario.

Red Hat, open source da guinness
Numeri da record per Red Hat, società di software open source che ha annunciato un fatturato da 1,13 miliardi di dollari, in crescita del 25% rispetto allo scorso anno. Un risultato che la rende la prima compagnia a sfondare la soglia del miliardo di dollari nell’ambito dell’open source. Le quotazioni dell’azienda beneficiano invece delle indicazioni arrivate dai numeri trimestrali, che si sono rivelate superiori alle aspettative. Nei tre mesi al 29 febbraio Red Hat ha registrato un utile di 36 milioni di dollari, mentre il fatturato è salito del 21% a 297 milioni.

Barnes & Noble, voglia d’Europa
Tra i maggiori competitori di Amazon, al debutto europeo con il suo Kindle, figura senza dubbio Barnes & Noble, altrettanto desideroso di figurare bene sulla ribalta europea. Ecco spiegata la nascita di Barnes & Noble Digital Media GmbH, in Germania. B&N, con gran tempismo, ha creato l’asset tedesco lo scorso 15 marzo, contemporaneamente allo sbarco in Inghilterra dove ha presentato il suo Nook agli sviluppatori europei. Il mercato europeo è parte essenziale per una presenza digitale sempre più forte, ma anche per garantire fasce di mercato più ampie al tablet Nook. La società, che secondo fonti tedesche avrà sede a Berlino, sarà guidata da Eugene DeFelice, vicepresidente e consigliere generale.

Blablacar compra l’italiana PostoinAuto
BlablaCar, nota piattaforma di car pooling anglosassone, ha deciso l’acquisizione di PostoinAuto, il più grande sito di condivisione viaggi d’Italia. Una modalità di viaggio nuova, il car pooling, che ha in sé molti aspetti, da quello social a quello del rispetto dell'ambiente. La crescita del servizio è esponenziale: poco più della metà degli 1,7 milioni dei membri della comunità hanno iniziato a utilizzare il servizio nell’ultimo anno, con una media di 350.000 viaggi ogni mese. Il sito offre circa un milione di posti vuoti ogni mese e ha 400.000 conducenti tra i suoi membri. Con l’annessione della sorella italiana, BlablaCar aggiunge 30.000 posti nuovi vuoti mensili.