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Azionario: occhi puntati sulla crescita degli utili

Patrick Moonen, Principal Strategist Multi Asset di NN Investment Partners, spiega che nelle ultime settimane, le condizioni particolarmente favorevoli dell’economia globale, il persistere di sorprese positive relative ai dati economici e un netto miglioramento del sentiment già positivo degli investitori hanno offerto un solido sostegno agli asset rischiosi. Il persistere di dati economici solidi spinge i mercati a concentrarsi anche sui segnali di normalizzazione delle politiche monetarie delle principali banche centrali. La scorsa settimana abbiamo assistito a due chiari esempi di ciò.

Martedì i mercati hanno reagito con vigore a quello che era essenzialmente un aggiustamento tecnico di politica monetaria da parte della Bank of Japan (BoJ), che ha causato quel tipo di sell-off di bond decennali e di apprezzamento dello yen che normalmente si riscontrano in prossimità delle riunioni di politica monetaria - spiega Patrick Moonen -. Giovedì scorso abbiamo assistito a una reazione dei mercati altrettanto forte alle minute della riunione della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) di dicembre, riferita al 2018, che ha suggerito che i policy maker potrebbero presto iniziare a preparare i mercati alla fine del programma di stimolo dell’istituto di Francoforte. Di (KSE: 003160.KS - notizie) conseguenza, i rendimenti dei Bund tedeschi hanno registrato un balzo e il cambio euro-dollaro è salito al suo valore massimo degli ultimi tre anni.

Per i mercati azionari, questo contesto di graduale irrigidimento della politica monetaria implica che l’andamento degli utili sarà un fattore chiave, dal momento che non ci aspettiamo un aumento significativo delle valutazioni - spiega Patrick Moonen -. La scorsa settimana, è iniziata la stagione degli utili del quarto trimestre 2017 e le aspettative sono alte. Stando ai dati di consenso, l'aumento degli utili atteso è dell'11,9% su una crescita dei ricavi del 14,9%. I settori che dovrebbero contribuire maggiormente alla crescita degli utili sono quelli dell'energia (+132% previsto su base annua), dei materiali (+25%), della tecnologia (+18%) e il comparto finanziario (+12%). I settori che si prevedono in ritardo sono quelli dei servizi di telecomunicazione (-0,6%), dei consumi discrezionali (+2,9%) e dei prodotti industriali (+2,2%). I driver principali sono la ripresa economica, la debolezza del dollaro americano e l'impatto positivo dell'aumento dei prezzi delle materie prime sugli utili dei settori dell'energia e dei materiali. Lo slancio globale degli utili (le stime di incremento al netto dei declassamenti) è salito costantemente fino al livello attuale: il più elevato degli ultimi due anni.

Dal punto di vista dei fondamentali, le prospettive macroeconomiche e quelle degli utili creano un messaggio molto positivo per i mercati nel 2018 - spiega Patrick Moonen -. Allo stesso tempo hanno anche generato alcuni segnali di avvertimento per il prossimo futuro, diciamo per le prossime due settimane. Soprattutto per quanto riguarda i mercati azionari globali, il sentiment degli investitori o altri più ampi metodi di misurazione dell’umore positivo del mercato sembrano aver raggiunto livelli insolitamente elevati. Vediamo questi livelli come il segnale che alcuni venti comportamentali contrari potrebbero iniziare a soffiare temporaneamente se eventualmente si dovesse verificare un'inversione dai picchi di ottimismo. Non si tratterebbe di qualcosa che possa far deragliare l'economia sottostante, ma potrebbero limitare il rialzo a breve termine o causare un'ondata di volatilità per un paio di giorni o settimane.

Autore: Pierpaolo Molinengo Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online