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Il balzo a sorpresa dell'Ism dona un po' di carica ai mercati

Il balzo a sorpresa dell'indice Ism servizi, che monitora l'andamento del comparto servizi negli Stati Uniti, salito a dicembre a 56,1 da 54,7 del mese precedente porta un po' di buon umore sulle piazze europee. Il dato, infatti, è migliore delle attese che erano per un calo a 54,2 punti segno che, come ha fatto notare Paul Ashworth, economista di Capital Economics, l'incombente fiscal cliff ha avuto un impatto solo limitato sulla crescita. Nella misura in cui il miglioramento riflette parzialmente la ripresa del settore immobiliare, questo potrebbe essere sostenuto.

Invariati, invece, gli ordini all'industria americana che però, al netto della componente trasporti, sono aumentati dello 0,2%. Il Ftse Mib, quindi, che si era già in parte risollevato dopo i dati sul mercato del lavoro sempre in Usa, accelera ulteriormente al rialzo mettendo a segno un +0,33% a 16.966 punti. Le (Parigi: FR0000072399 - notizie) consorelle europee non sono da meno: il Dax (Xetra: ^GDAXI - notizie) avanza dello 0,19%, il Ftse 100 (FTSE: ^FTSE - notizie) dello 0,65%, il Cac40 (Parigi: ^FCHI - notizie) dello 0,15% e infine l'Ibex dello 0,43%.

Anche Wall Street prova a reagire anche se la doccia fredda arrivata dalla Fed e le preoccupazioni legate al fiscal cliff non permettono agli indici di discostarsi molto dalla parità. Il Dow Jones al momento avanza di un timido 0,09%, l'S&P 500 dello 0,18%, mentre il Nasdaq non si intona e scende dello 0,12%.

Sul versante obbligazionario lo spread tra Btp e Bund è stabile a 274 punti base, ben al di sotto della cosiddetta "soglia Monti". Ciò giova in parte alle banche a Piazza Affari con Mps che svetta sul listino principale mentre la Consob ha attivato la procedura di monitoraggio sulle azioni dato l'andamento anomalo. Si lasciano trascinare Bpm, che segna un progresso del 4,86% a 0,49 euro e Banco Popolare (Milano: BP.MI - notizie) che sale dell'1,91% a 1,332 euro. Non da meno Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che avanza dell'1,81% a 4,944 euro e Bper in rialzo dell'1,17% a 5,61 euro.

Bene (Stoccarda: A0LCPZ - notizie) anche Fiat (+1,57% a 4,008 euro) che, dopo aver comunicato di voler esercitare la seconda opzione per salire ulteriormente nel capitale di Chrysler (Xetra: 710000 - notizie) , gongola sui numeri della stessa controllata americana, su quelli di Maserati, di Ferrari e del Brasile dove tra l'altro la banca statale Bndes (Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social) ha approvato l'erogazione al Lingotto di un prestito da 2,4 miliardi di real (900 milioni di euro circa) destinato a finanziare la realizzazione della nuova fabbrica di automobili di Goiana, nello Stato nordorientale di Pernambuco.

In coda al Ftse Mib (Milano: FTSEMIB.MI - notizie) , invece, Telecom, Stm e Ansaldo (Milano: STS.MI - notizie) con cali superiori al punto percentuale e Finmeccanica (Other OTC: FINMF - notizie) che perde lo 0,52% a 4,608 euro dopo la notizia secondo la quale la vendita di Ansaldo Energia potrebbe slittare a dopo le elezioni del 24-25 febbraio. Il posticipo sarebbe chiaramente negativo, anche se Intermonte (buy, target price a 5,6 euro), secondo quanto riportato dall'agenzia Mf-Dowjones, ritiene che la società non abbia fretta di vendere dopo la cessione di Avio e l'emissione del bond. Anzi, per gli analisti, il temporeggiare potrebbe voler evidenziare il fatto che il free operating cash flow prodotto nel 2012 è stato probabilmente maggiore delle attese.