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Banca d’Italia: pandemia frena la crescita ma vaccino dà speranza

Il primo Bollettino economico dell’anno di Banca d’Italia si apre all’insegna dei timori per una pandemia che globalmente morde ancora tanto, ma con la speranza offerta dalle campagne vaccinali iniziate o in avvio in molti Paesi a livello globale.

Per quanto riguarda l’Italia il PIL tornerà a crescere “in misura significativa” dalla primavera, a non si potrà prescindere dal contributo economico dato dal Next Generation EU, il piano di stimolo economico previsto nel settennato 2021 – 2027 dalla Commissione Europea che si aggiunge al Bilancio europeo dello stesso periodo.

Nel frattempo la Banca d’Italia segnala che il quarto trimestre 2020 dell’Italia è atteso calare, in termini di PIL, di almeno il -3,5%, ma “l’incertezza attorno a questa stima è molto elevata”, sottolineano gli economisti di Palazzo Koch.

Famiglie italiane spaventate dal contagio

Per quanto riguarda la spesa delle famiglie, esse sono molto spaventate dal contagio più che dalle misure restrittive, afferma la Banca d’Italia e questa condizione di disagio frena i consumi di servizi.

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Tuttavia le imprese hanno segnalato l’espansione dei propri piani di investimento per il 2021. Segno che le imprese credono in una ripresa progressiva grazie al vaccino.

La manifattura è maggiormente ottimista anche per non aver subito forti cali nella seconda metà del 2020 come nella prima parte. Sono invece i servizi a soffrire fortemente.

Il credito cresce in modo robusto

Palazzo Koch segnala che anche il credito fluisce verso le imprese: “Le banche italiane hanno continuato a soddisfare la domanda di fondi da parte delle imprese. Le condizioni di offerta si sono mantenute nel complesso distese grazie al perdurare del sostegno proveniente dalla politica monetaria e dalle garanzie pubbliche”.

Sul credito alle imprese Banca d’Italia aveva avviato uno stretto monitoraggio per scoraggiare le banche dall’applicare comportamenti contrari all’elargizione del credito alle imprese.

L’export dell’Italia

A dare sollievo all’economia italiana la ripresa dell’export. Nel mese di settembre aveva fatto registrare un record di crescita addirittura superiore al 2019.

L’export, sia di beni che di servizi, “è stato molto significativo, ben superiore a quello registrato dal commercio mondiale”, viene evidenziato.

Tuttavia in autunno le esportazioni sono proseguite ad un ritmo più lento sulle ripercussioni della seconda ondata.

La buona notizia: “Grazie al protratto surplus di conto corrente, la posizione netta sull’estero è divenuta lievemente positiva dopo trent’anni di saldi negativi.”

L’ottimismo dei mercati finanziari e la ripresa

La previsione è di una ripresa della crescita sostenuta a partire dalla prossima primavera, ovvero quando la campagna vaccinale avrà iniziato a dare i suoi frutti in termini di cittadini vaccinati sul territorio italiano e più ampiamente in quello europeo e mondiale.

Tuttavia i rischi sono visti ancora elevati a causa di un rischio di evoluzione negativa della pandemia, anche se i mercati finanziari “hanno rafforzato l’ottimismo” grazie alla disponibilità dei vaccini: uno dei prossimi che dovrebbe essere autorizzato in febbraio sarà Johnson & Johnson.

Il sostegno della BCE

Fondamentale in questa fase il continuo sostegno della Banca centrale europea (BCE) all’economia europea e di riflesso a quella italiana con lo stimolo monetario che è stato di recente ampliato e prolungato “per assicurare condizioni di finanziamento favorevoli a tutti i settori per tutto il tempo che sarà richiesto a garantire il pieno sostegno all’economia e all’inflazione”, scrive Banca d’Italia nel suo primo Bollettino economico del 2021.

This article was originally posted on FX Empire

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