Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.523,21
    +19,52 (+0,05%)
     
  • Nasdaq

    15.749,84
    +53,20 (+0,34%)
     
  • Nikkei 225

    38.460,08
    +907,92 (+2,42%)
     
  • EUR/USD

    1,0699
    -0,0006 (-0,05%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.649,83
    -1.861,14 (-2,98%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.405,08
    -19,02 (-1,34%)
     
  • HANG SENG

    17.201,27
    +372,34 (+2,21%)
     
  • S&P 500

    5.078,80
    +8,25 (+0,16%)
     

Banca d'Italia ottimista su crescita, stima Pil 2021 sfiora 5%

Il logo della Banca D'Italia presso la sede di Milano

MILANO (Reuters) - La crescita di quest'anno sfiorerà il 5%, per proseguire il prossimo a una media del 4,5% salvo rallentare poi a 2,3% quello successivo.

Queste le stime macroeconomiche di base per l'Italia nel prossimo triennio elaborate dagli esperti di Banca d'Italia nell'ambito dell'esercizio coordinato dell'Eurosistema.

La proiezione puntuale sul 2021 è pari a 4,4% con una precisa avvertenza: non tiene conto della revisione Istat del dato sulla crescita del primo trimestre (pubblicata l'1 giugno), che apporta un contributo positivo "di oltre mezzo punto percentuale".

Locomotiva della ripresa saranno gli investimenti, scrive Banca d'Italia, "che si espandono in misura accentuata grazie all'attenuarsi dell'incertezza circa le prospettive di domanda".

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

"Questo profilo di crescita è fortemente dipendente dall'efficacia delle misure di sostegno e rilancio finanziate con il bilancio nazionale e con i fondi europei, tra cui quelle delineate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza" precisa il documento, secondo cui una metà dell'impatto positivo deriva proprio dal Pnrr.

Nelle considerazioni finali della relazione annuale di Via Nazionale, datate 31 maggio, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco parlava di una crescita in media superiore a 4% dopo la débacle dello scorso anno, chiusosi secondo Istat con una frenata di 8,9% rispetto al 2019.

Lunedì scorso lo stesso Istituto di statistica ha corretto al rialzo la proiezione sulla crescita 2021, portandola a 4,7% da 4%, e scommesso sul proseguimento della ripresa a ritmo di 4,4% l'anno prossimo.

Tornando al documento di Via Nazionale, le previsioni sull'inflazione armonizzata sono di 1,3% quest'anno, 1,2% nel 2022 e 1,3% nel 2023 dopo la frenata di 0,1% con cui si è chiuso il 2020.

Rispetto a 9,3% dello scorso anno, il tasso di disoccupazione passerebbe a 10,2% nel 2021, 9,9% nel 2022 e 9,5% nel 2023.

(Alessia Pé, in redazione Stefano Bernabei)