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Banca Generali, no spazio per grandi merger, in piano 2024 cagr utili 10-15%

Il logo Generali presso la sede centrale a Milano

MILANO (Reuters) - Banca Generali, la private bank del gruppo Generali, non vede spazio per grandi operazioni di integrazione con altri player ma ritiene più probabili operazioni di piccola taglia.

Lo ha detto l'AD Gian Maria Mossa presentando il piano strategico al 2024 che vede una crescita media annua dell'utile netto ricorrente del 10-15% e un dividendo per azione cumulato di 7,5-8,5 euro.

"Oggi pensare a operazioni di dimensione significativa tra Banca Generali e altri player è complicato perché abbiamo modelli distributivi diversi e lavoriamo con professionisti", che devono essere convinti su eventuali deal, ha detto Mossa.

Il manager ha anche aggiunto di essere "contento" di avere il marchio Generali alle spalle.

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A fine 2020 Mediobanca ha valutato il possibile acquisto di Banca Generali in cambio della quota detenuta nella compagnia triestina ma non ha dato seguito all'operazione a causa dell'emergenza Covid, secondo quanto riferito ai tempi da una fonte vicina alla situazione.

Gli analisti scommettono su un consolidamento del settore del wealth management ma i multipli elevati e i modelli distributivi peculiari rendono eventuali operazioni difficili.

La banca vede una raccolta netta totale a 18-22 miliardi cumulati nel periodo 2022-24, di cui due terzi circa (13-16 miliardi) in modo organico con la rete esistente, dice una nota.

Le masse gestite e amministrate per conto della clientela a fine 2024 vengono stimate tra 105 e 110 miliardi.

Il piano ha come pilastri strategici il valore del servizio con una forte spinta alla personalizzazione dell'offerta, l'innovazione con piattaforme tecnologiche e dati come nuova fonte di sviluppo e sostenibilità con la previsione di emissioni zero al 2040.

Sottostante alla crescita attesa degli utili un incremento delle commissioni ricorrenti del 7-10% medio annuo e del margine di interesse del 5-10%.

La previsione sul dividendo tiene conto delle cedole già deliberate di 1,95 euro sul 2021 e di 0,60 euro sul 2019-20 che sarà pagata la prossima settimana. La previsione di dividendo implica un payout del 70-80% degli utili ricorrenti e del 50-100% di quelli variabili.

(Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei, Claudia Cristoferi)