Banca Mediolanum: analisi tecnica
Continua a perdere terreno il titolo bancario in linea con il settore. Discese al di sotto di 6.75 euro (in chiusura) potrebbero peggiorare il quadro grafico anticipando l’affondo in prima battuta a 6.29 euro (supporto di medio termine). Sul fronte opposto invece, i corsi dovranno abbattere, in chiusura di seduta, le tenaci resistenze a 7.69 e 7.73 euro, favorendo così ulteriori allunghi in direzione del primo target a 7.86 euro e successivamente in area 8.10 euro. Banca Mediolanum in 6 mesi ha guadagnato il 9%, il 21% in 12 mesi, il 6% in 3 anni ed il 102% in 5 (dal 2000 ad oggi -38%).
La raccolta netta (gennaio 2017) totale ammonta a € +268 mln per Banca Mediolanum (in calo rispetto ai 502 mln dell’analogo periodo 2016). In particolare, la raccolta netta in Fondi e Gestioni è pari a € +199 mln (180 mln nel 2016). Dopo un 2016 che si è chiuso con risultati di raccolta strepitosi – ha dichiarato l’amministratore delegato di Banca Mediolanum, Massimo Doris – il nuovo anno parte in linea con le attese e la stagionalità di un mese di gennaio che non è stato influenzato dall’eccezionalità degli eventi dello scorso anno. Sono certo che anche questo 2017 ci riserverà grandi soddisfazioni”. Prosegue Doris: “Gennaio è stato caratterizzato da un’ottima tenuta della componente di raccolta gestita, dal lancio di nuovi prodotti, di strumenti innovativi e da un rinnovato focus su credito e protezione che renderà ancora più efficace la consulenza dei Family Banker ai nostri clienti. Con queste premesse, sono molto ottimista per il prosieguo dell’anno.
Medie mobili esponenziali
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online