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Bancari: c'è ancora spazio al rialzo. I titoli da scegliere ora

A partire dalla seconda settimana di novembre i protagonisti del settore bancario saranno chiamati a presentare i risultati del terzo trimestre che sono stati invece già diffusi da Banca Monte Paschi.

La view di Icbpi sul settore bancario

Gli analisti di Icbpi si aspettano che i conti saranno ancora una volta deboli sul fronte della generazione dei ricavi. Gli esperti mantengono una view cauta sul comparto perchè se da una parte la sottoperformance registrata dai bancari da inizio anno lascia spazio a dei rimbalzi come quelli viste nelle ultime giornate, dall'altra i fondamentali e le stime di consenso rendono poco probabile una rilevante ripresa dei multipli.

Le strategie delle banche d'affari su Intesa e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie)

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Non stupiscono i giudizi cauti espressi da varie banche d'affari sui bancari di Piazza Affari, tra i quali non mancano però occasioni di acquisto.
A scommettere su Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) è il Credit Suisse (Londra: 0QP5.L - notizie) che consiglia di acquistare con un prezzo obiettivo a 2,5 euro, e lo stesso rating "buy" viene assegnato da Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) che fissa un target price a 2,6 euro.

C'è indubbiamente meno entusiasmo per Unicredit per il quale proprio oggi il Credit Suisse ha confermato la raccomandazione "neutral", con un fair value ritoccato leggermente al rialzo da 2,3 a 2,28 euro.
Questa mossa riflette una revisione delle stime sull'utile per azione, aumentate dell'11% per l'anon in corso, mentre quelle riferite al 2017 e al 2018 sono state tagliate del 5,5% per tenere conto di minori commissioni nette e di più elevati costi e accantonamenti per perdite su crediti.

Non si sbilancia neanche Banca IMI che su Unicredit mantiene invariato il rating "hold", con un prezzo obiettivo a 2 euro, già superato dalle attuali valutazioni di Borsa. Anche Equita SIM suggerisce semplicemente di mantenere il titolo in portafoglio, con un target price a 2,7 euro. Con riferimento ai rumors relativi ad una conversione dei bond per ridurre l'entità dell'aumento di capitale del gruppo, gli analisti vedono un beneficio limitato per Unicredit.

Sotto la lente Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Bca MPS

Indicazioni positive per Mediobanca che oggi ha raccolto consensi dopo la diffusione dei buoni risultati trimestrali. Equita SIM ha deciso di confermare la raccomandazione "buy" con un fair value a 7,6 euro, e la stessa strategia viene suggerita da Kepler Cheuvreux che fissa però un prezzo obiettivo più contenuto a 7,4 euro.

Diverso il discorso per Banca Monte Paschi che, malgrado l'apprezzamento per il piano industriale presentato nei giorni scorsi, non riesce a strappare giudizi positivi ai broker. Banca IMI ha un rating "hold" con un prezzo obiettivo in revisione e si allinea a questa strategia anche quella di Kepler Cheuvreux che fissa un target price a 0,45 euro.

I giudizi espressi sulle Popolari

Passando alle Popolari, Mediobanca opta per la prudenza nel caso di Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) . Nei giorni scorsi gli acquisti hanno avviato la copertura sui due titoli con una raccomandazione "neutral" e un target price a 0,5 euro nel caso della Popolare di Milano e a 3,2 euro per Banco Popolare.

Gli analisti riconoscono che l'entità che nascerà dalla fusione tra i due gruppo ha un potenziale di rialzo, pur richiamando l'attenzione sulla necessità di cedere 2,5 miliardi di euro di crediti non performanti garantiti.
In generale Mediobanca ritiene possibile un rialzo dei titoli del settore bancario viste le valutazioni depresse, accordando la sua preferenza in particolare a Banca Popolare dell'Emilia Romagna che resta tra le top pick del settore.

A puntare su questo titolo è anche UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) che consiglia di acquistare con un fair value a 4,85 euro, in attesa dell'assemblea in agenda il 26 novembre per la trasformazione in Spa. La banca elvetica vede del potenziale di rialzo per Banca Popolare dell'Emilia Romagna, in vista di una ulteriore normalizzazione del sentiment sul settore bancario.

Infine, il Credit Suisse non si sbottona su Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che viene coperto con una raccomandazione "neutral" e un target price ritoccato al ribasso da 2,7 a 2,6 euro. La banca elvetica ha ridotto in media del 17% le stime sull'utile per azione riferite ai prossimi due anni, segnalando di non poter escludere che Ubi Banca sia costretta ad aumentare la sua copertura di esposizioni non performanti in futuro.

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