Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.085,80
    -375,12 (-0,98%)
     
  • Nasdaq

    15.611,76
    -100,99 (-0,64%)
     
  • Nikkei 225

    37.628,48
    -831,60 (-2,16%)
     
  • EUR/USD

    1,0732
    +0,0031 (+0,29%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.496,81
    +812,89 (+1,36%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.398,50
    +15,93 (+1,15%)
     
  • HANG SENG

    17.284,54
    +83,27 (+0,48%)
     
  • S&P 500

    5.048,42
    -23,21 (-0,46%)
     

Bancari: ingiustificate le paure? Diversi titoli meritano il buy

Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) banche restano sotto i riflettori del mercato dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre che sono stati definiti dagli analisti di Kepler Cheuvreux in linea con le attese per quanto riguarda l'utile lordo e oltre le previsioni con riferimento ai costi.

La view di Kepler Cheuvreux sul settore bancario

Dopo la diffusione dei numeri dei primi tre mesi dell'anno, il broker ha rivisto al ribasso le stime sull'utile per azione del comparto bancario con riferimento al triennio 2016-2018, riducendole in media del 3%, in conseguenza di un taglio delle previsioni sui ricavi nell'ordine del 2,5%.

Il broker richiama inoltre l'attenzione sulla qualità del credito, segnalando che dopo sei anni di crescita nel primo trimestre i crediti in sofferenza lordi sono scesi del 2,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre quelli netti hanno riportato una contrazione del 6%.
Miglioramenti che tuttavia non sono ancora sufficienti e secondo gli analisti bisognerà pazientare per vedere effetti tangibili sui conti del settore bancario.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

In generale Kepler Cheuvreux ritiene che le paure sulle banche di Piazza Affari siano esagerate, considerando il miglioramento del quadro macro italiano e alla luce del fatto che il Common Equity Tier 1 dell'11,8% è accettabile.
Anche per questi motivi gli analisti vedono ancora occasioni di acquisto nel settore bancario, a patto di scegliere i titoli giusti.

I titoli su cui puntare

Tra questi troviamo Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che secondo gli esperti è da acquistare con un prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 3,6 a 3,1 euro dopo la pubblicazione dei conti trimestrali.
Con riferimento a questi ultimi il broker segnala quale sorpresa negativa il netto calo delle commissioni, mentre il principale elemento positivo è legato ai costi e alla contrazione dei crediti non performanti.

Da acquistare anche Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) con un target price che scende da 4,8 a 4,4 euro, complice una revisione al ribasso delle stime relative all'utile per azione riferite al triennio 2016-2018. Gli esperti hanno definito incoraggiante la trimestrale del gruppo, pur segnalando il Common Equity Tier 1 più basso.

Tra i titoli da acquistare troviamo anche Banca Popolare dell'Emilia Romagna, con un fair value a 5,8 euro. Anche in questo caso Kepler Cheuvreux ha rivisto al ribasso le stime sull'utile per azione di quest'anno nell'ordine del 7,1%, per tenere conto di minori commissioni e maggiori costi.

Un'occasione d'acquisto è offerta anche da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) per il quale il prezzo obiettivo viene rivisitato da 4,8 a 4,2 euro. Gli analisti hanno definito sostanzialmente in linea con le previsioni i risultati del primo trimestre del gruppo. Al contempo il broker ha ridotto il premio M&A del 15% sulla valutazione stand alone di Ubi Banca, dal momento che non ci dovrebbe essere alcuna operazione nel breve.

Più cauto il giudizio su Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie)

Maggiore cautela per Banco Popolare che per Kepler Cheuvreux è da mantenere in portafoglio con un target price ridotto drasticamente da 9,4 a 5,5 euro. Anche in questo caso è stato eliminato il premio M&A del 15% sulla valutazione, con una riduzione delle stime riferite al periodo 2016-2018.
Lo stesso rating "hold" viene assegnato a Banca Popolare di Milano con un fair value che scende da 0,82 a 0,63 euro. Quest'ultima mossa riflette la rimozione del premio M&A del 25% sul titolo.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online