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Bancari sollevati da alcune notizie: i titoli più interessanti

L'andamento positivo registrato oggi da Piazza Affari si riflette anche sui titoli del comparto bancario che viaggiano in salita, con l'unica eccezione di Banco BPM che cede lo 0,42%. Ad avere la meglio è invece Bper Banca con un rialzo del 2,24%, seguito da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che avanzano rispettivamente dell'1,36% e dell'1,23%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) crescono dello 0,77% e dello 0,47%.

BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) pronta a rinviare l'addendum sugli Npe

I bancari continuano a rimanere sotto i riflettori dopo che la scorsa settimana la stampa ha riferito che la BCE starebbe valutando di rinviare l’introduzione dell’addendum sulle esposizioni non performanti all’anno prossimo, rispetto ad una prospettiva originaria di partenza l'1 gennaio 2018.

L’addendum, ricordano gli analisti di Equita SIM, prevede regole stringenti sulle rettifiche su crediti sui nuovi flussi di crediti deteriorati che devono portare ad azzerare il valore del credito dopo 2/7 anni di classificazione a NPE a seconda che si tratti di crediti garantiti o no. L’8 dicembre scade il periodo di consultazione per presentare osservazioni alle proposte di nuove regole.

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La view di Equita SIM

Per la SIM milanese, se confermato, il rinvio dell’introduzione dell’addendum sarebbe una notizia positiva soprattutto dal punto di vista qualitativo visto che significherebbe che la BCE è più disponibile a riconsiderare le proprie scelte.

Gli analisti fanno notare che resta comunque aperto il tema di fondo relativo all’armonizzazione delle politiche di accantonamento anche sullo stock di esposizioni non performanti, per il quale resta confermato il termine del primo trimestre del prossimo anno per la presentazione di nuove guidance.

La BCE fissa un target di Npe ratio al 10%

Intanto quest'oggi il Sole 24 Ore, ricorda che la BCE sta inviando le comunicazioni relative agli asset plan delle banche sui crediti non performanti.

L’obiettivo a 2-3 anni sarebbe la riduzione dell’NPE ratio al 10%, anche se quanto riportato dal quotidiano sembra secondo Equita SIM riprendere le stime di mercato, più che indicazioni del regolatore.

Altri rumour riguarderebbero la richiesta di una riduzione del 30% sullo stock di esposizioni non performanti che, nei casi di banche sovraesposte al problema, quali Banco BPM, Ubi Banca e Bper Banca, implicherebbe un target più elevato, pari a circa il 15%.

Banco BPM, Bper Banca e Ubi (Taiwan OTC: 6562.TWO - notizie) sovraesposte al problema degli Npl

In uno studio pubblicato di recente, gli analisti di Equita SIM hanno evidenziato che queste tre banche non riuscirebbero a raggiungere il 10% nel breve e mantenere un Common Equity Tier 1 del 10%, anche ottimizzando il mix delle cessioni e concentrando le vendite sugli NPL unsecured ad elevate coperture.

Per gli esperti Banco BPM resta il caso più borderline perchè potrebbe raggiungere il 10,6% al 2019 con un Common Equity Tier 1 del 12%, ipotizzando ulteriori 9 miliardi di euro di cessioni rispetto al piano già approvato vendendo tutti i crediti non performanti privi di garanzia, pari a 6 miliardi di euro.

L’esecuzione del piano è quindi legata all’approvazione della migrazione ai modelli IRB del portafoglio crediti ex BPM (Other OTC: BPMI - notizie) , che dovrebbe garantire circa 80 punti base di capitale.

Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) : il tema degli Npl sarà centrale anche nel 2018

Di (KSE: 003160.KS - notizie) sicuro la questione dei crediti non performanti dominerà ancora la scena nel 2018, stando alle indicazioni degli analisti del Credit Suisse, secondo cui la qualità dell'attivo e la posizione della BCE sull'esposizione agli Npl sarà il tema principale per il settore.

La banca elvetica si aspetta che venga adottato un approccio più morbido sul fronte delle esposizioni non performanti e prevede che la BCE adotti misure differenti per ciascun caso, cercando di ridurre il ratio Npe del comparto.

Secondo le stime del Credit Suisse, il settore bancario potrebbe aumentare la copertura sui non performing loans al 73% senza dover raccogliere nuovo capitale. Stando agli attuali piani della BCE, la situazione dovrebbe essere gestibile senza impatti sulla redditività e sul capitale delle banche.

I bancari su cui puntare a Piazza Affari

La banca elvetica ha un approccio selettivo sui titoli di Piazza Affari, confermando come top pick Intesa Sanpaolo, coperto con una raccomandazione "outperform" e un prezzo obiettivo a 3,2 euro.

Lo stesso rating viene ribadito per Ubi Banca, con un target price a 5,15 euro, mentre è ben diversa la strategia su Unicredit, con un giudizio neutrale e un fair value a 18,6 euro.

Tra i bancari su cui puntare a Piazza Affari troviamo anche Bper Banca, almeno secondo le indicazioni di Fidentiis, che oggi ha avviato la copertura sul titolo, con una raccomandazione "buy" e un range di valutazione pari a 6,1-6,5 euro. Gli analisti credono che nel medio termine uno dei catalizzatori principali sia rappresentato dal miglioramento della qualità dell'attivo.

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