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Banche centrali verso fine QE, tassi volatili

Banche centrali verso fine QE, tassi volatili

Ancora volatilità sul mercato dei bond a livello globale con i tassi dapprima in forte calo e poi in ampliamento principalmente sulle prese di posizione meno accomodanti di FED, BOJ e BOE (Shenzhen: 200725.SZ - notizie) .

Sul fronte Bank of England l’allontanamento di un ulteriore taglio dei tassi per effetto del miglioramento dei dati sul PIL pubblicati ieri ha contribuito a mettere a tacere le speculazioni sulla possibilità di un ulteriore intervento da parte dei Threadneedle Street, anche se sembra ancora incerto il futuro del governatore Mark Carney che non ha ancora tolto la riserva sulla decisione di lasciare nel 2018 o di arrivare a fine mandato.

A Francoforte, dichiarazioni di membri della BCE (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) hanno lasciato intendere che esista un consolidamento del fronte favorevole alla conclusione della fase di politica monetaria accomodante con, a sorpresa, il governatore della Banca di Spagna che ha sottolineato come il QE dovrebbe terminare a Marzo 2017, così come da piani, ed è tornato sulla questione degli effetti negativi della fase prolungata di tassi bassi.

I dati sull’inflazione pubblicati oggi confermano l’outlook in tendenziale miglioramento sia sui paesi core che sui periferici, motivo che ha reso più audaci i membri interpellati.

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Sui mercati azionari ancora sedute contraddistinte da un certo consolidamento dei recuperi e diminuzione significativa della volatilità grazie anche al consolidamento delle quotazioni petrolifere e delle altre commodities in particolar modo dei metalli industriali.

Il comparto energia ha visto un appiattimento degli scambi con il Brent che si mantiene in area 50.40 $/barile e il WTI in lieve calo a 49.60 $/barile.

Market Movers

01:30 Giappone Inflazione a/a cons. -0.5% prec. -0.5%

01:30 Giappone Spesa famiglie a/a cons. -3.0% prec. -4.6%

01:30 Giappone Disoccupazione cons. 3.1% prec. 3.1%

07:30 Francia PIL a/a cons. 1.2% prec. 1.3%

08:45 Francia Inflazione a/a cons. 0.5% prec. 0.4%

09:00 Spagna PIL a/a cons. 3.1% prec. 3.4%

09:00 Spagna Inflazione a/a cons. 0.3% prec. 0.2%

11:00 Eurozona Fiducia imprese cons. 0.44 prec. 0.45

11:00 Eurozona Economic sentiment cons. 104.8 prec. 104.9

14:00 Germania Inflazione a/a cons. 0.8% prec. 0.7%

14:30 Stati Uniti PIL t/t cons. 2.5% prec. 1.4%

EURUSD

Moneta unica prova a rialzare la testa questa settimana mantenendosi comunque in territorio laterale a cavallo di 1.09. I dati macroeconomici positivi e quelli tendenziali in miglioramento relativi all’Eurozona hanno contribuito a spingere il recupero dai minimi in area 1.0850, anche se la progressione è destinata a subire una battuta d’arresto qualora fosse confermato il dato sul PIL in accelerazione negli Stati Uniti.

GBPUSD

Sterlina inglese ancora sotto pressione dopo i dati parzialmente incoraggianti di ieri. Il cable torna in area 1.2150 sulla parte inferiore dell’intervallo di oscillazione laterale tra 1.2150 e 1.23 che sta descrivendo l’andamento da inizio Ottobre. L’assenza di dati macroeconomici di rilievo nel Regno Unito sta portando ad una rimodulazione degli investitori verso acquisti di biglietto verde in attesa della pubblicazione del dato sul PIL a stelle e strisce che dovrebbe confermare la situazione di forza dell’economia americana. Se confermato, il dato potrebbe portare alla cristallizzazione degli scambi a cavallo di 1.2150 con possibilità di ulteriori pressioni ribassiste.

USDJPY

Prosegue la fase di consolidamento del trend rialzista su USDJPY che sfrutta la buona performance dei mercati asiatici in conclusione di settimana per attestarsi sui massimi di periodo. L’indice Nikkei della borsa di Tokyo fa registrare una decisa progressione a +0.63% in controtendenza rispetto alle altre asiatiche e forte del miglioramento dei fondamentali nipponici. Il rapporto tra biglietto verde e yen, dopo un recupero da 104.60 fino a quota 105.00, consolida in area 105.20 in apertura dei mercati europei in attesa dei dati sul PIL statunitense nel pomeriggio in recupero su cui si sono mossi gli analisti. In caso solo di sorprese al ribasso rispetto alle attese potremmo assistere ad un ritorno sotto area 105.00, in caso di conferma la sessione settimanale dovrebbe concludersi sui massimi per USDJPY.

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