Banche, Dombrovskis: serve approccio Ue per testare rischi cyber

BRUXELLES (Reuters) - I Paesi dell'Unione Europea dovrebbero testare le difese rispetto agli attacchi cyber usando requisiti comuni. Lo ha detto oggi il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis.

I cyber-attacchi contro le banche negli ultimi anni sono cresciuti numericamente e divenuti più sofisticati, sollevando domande sulla capacità degli istituti di credito di proteggere i clienti.

Cercando di rassicurare i risparmiatori e accrescere la stabilità finanziaria, diversi Paesi Ue stanno effettuando test sui sistemi di sicurezza bancaria, ma le autorità del blocco avvertono che iniziative di respiro nazionale potrebbero essere meno efficaci e più costose rispetto a un approccio comune.

"Vogliamo evitare il proliferare di obblighi di test in diversi Paesi", ha detto Dombrovskis in conferenza stampa a Bruxelles. "Riteniamo che test con standard comparabili dovrebbero essere riconosciuti nel blocco".

La parole di Dombrovskis potrebbero aprire la strada a stress test comuni condotti a livello Ue, come suggerito da funzionari del blocco nelle ultime settimane.

L'appello a un livello più alto di cybersecurity arriva mentre la Commissione prepara un piano di azione sui servizi finanziari retail che verrà presentato nelle prossime settimane.

Dombrovskis ha detto che il piano incoraggerà l'uso di sistemi di riconoscimento da remoto, come firma e identificazione elettroniche, per incoraggiare l'accesso dei consumatori ai servizi finanziari e abbassare i costi.

Il piano dovrebbe anche facilitare l'adozione di nuove tecnologie nel settore finanziario, in cui società fintech emergenti stanno sfidando gli attori tradizionali in una serie di servizi inclusi pagamenti e assicurazioni.

(Francesco Guarascio)