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Banche, europarlamentari Lega chiedono a Eba di estendere flessibilità su crediti

ROMA (Reuters) - Quattro eurodeputati della Lega hanno scritto al presidente dell'Eba per sollecitare l'estensione almeno fino a fine anno del regime di flessibilità sulle regole per i prestiti delle banche che scadrebbe a fine giugno.

La richiesta è in linea con quanto auspicato già a più riprese dal mondo bancario e imprenditoriale italiano e si basa sulla necessità, riconosciuta anche dalle autorità monetarie, di non togliere troppo presto le misure straordinarie introdotte con il Covid-19.

Il prolungamento delle moratorie, in assenza di una estensione della flessibilità delle regole Eba nel classificare i crediti delle banche, porterebbe a classificare come deteriorate posizioni di pagamenti ritardati anche se frutto di accordi con il debitore.

Le richieste degli europarlamentari, in una lettera di oggi al chairman Eba José Manuel Campa, di cui Reuters ha visto il contenuto, hanno come oggetto "l'estensione almeno fino al 31/12/2021 (allineandosi all'attuale scadenza del regime temporaneo Ue sugli aiuti di Stato) della scadenza della sospensione temporanea delle regole sulla classificazione dei prestiti", contenuta nelle linea guida sulle moratorie applicate per fronteggiare la crisi legata alla pandemia.

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All'Eba viene anche richiesto di alzare al 5% dall'attuale 1% la soglia del valore attuale netto del prestito ristrutturato che porta a considerare il debitore in default, in modo da dare più margini agli istituti.

Una analisi fatta a marzo da un gruppo di lavoro e firmata da Andrea Resti della Bocconi su richiesta del Parlamento europeo cita una serie di aree di intervento per un atterraggio soft dall'emergenza Covid.

Anche questo studio dice di intervenire sulla soglia per le ristrutturazioni dei crediti. Poi suggerisce di premiare gli Stati che investono per rendere più efficiente la giustizia civile, concedendo un allentamento del calendar provisioning. Ritiene auspicabile una flessibilità sul trattamento contabile delle moratorie, che andrebbero contate come deteriorate dopo giugno in assenza di un intervento dell'Eba, e suggerisce la promozione delle società di gestione delle sofferenze (AMC) rivedendo le norme sugli aiuti di Stato.

Richieste analoghe a Campa erano già arrivate questo mese dall'associazione bancaria europea (EBF) e dall'Abi, che si era fatta portavoce dell'appello a prolungare la flessibilità giunto anche da tutte le associazioni imprenditoriali italiane.

(Stefano Bernabei, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)