Banche Italia, torna ad accelerare crescita sofferenze in gennaio
MILANO (Reuters) - Si interrompe a gennaio il trend di rallentamento del tasso di crescita delle sofferenze delle banche italiane in corso da dicembre 2013 in parallelo a una nuova caduta - a ritmo più marcato rispetto a dicembre - nei finanziamenti al settore privato.
Secondo i dati a cura di Banca d'Italia nel comunicato sulle 'principali voci dei bilanci bancari', il tasso di crescita delle sofferenze sui dodici mesi è pari a 15,4% da 15,2% di dicembre.
In termini di controvalore, i crediti 'non-performing' risultano a fine gennaio pari a 185,455 miliardi di euro da 183,674 miliardi a fine 2014, con un valore di realizzo stimato da Banca d'Italia a 81,257 miliardi.
A livello di variazione percentuale il ritmo di crescita delle sofferenze su base tendenziale evidenzia una flessione da dicembre di due anni fa, quando ha visto un picco a 24,6%, fino a dicembre scorso (+15,2%). Trattandosi di un incremento, per un'idea della dinamica a livello di controvalore si può ricordare che a gennaio dell'anno scorso il livello era pari a 160,428 miliardi.
Ieri sera da Bruxelles, concluso l'Eurogruppo, Pier Carlo Padoan annunciava che il governo ha avviato con la Commissione europea "colloqui a livello tecnico molto dettagliati" sul progetto della cosiddetta 'bad bank'. Tra le opzioni allo studio del Tesoro la costituzione di un veicolo societario partecipato dallo Stato - quindi a garanzia pubblica - che rilevi i crediti anomali gravanti sui bilanci delle banche.
Tornando agli altri aggregati di gennaio, un'ennesima contrazione, anche più evidente rispetto a dicembre, mostra l'attività creditizia.
La flessione complessiva su base annua è di 1,8% da 1,6% del mese precedente: nel dettaglio, i prestiti alle famiglie calano al ritmo di 0,5%, variazione negativa identica a dicembre, mentre quelli alle imprese frenano di 2,8% dopo il -2,3% di dicembre, dato quest'ultimo equivalente al calo meno marcato da due anni.
Sul fronte della raccolta bancaria accelera la crescita dei depositi del settore privato: +5% a gennaio, sempre sui dodici mesi, dopo il +4% (rivisto da +3,9%) di dicembre. La raccolta obbligazionaria, che include i prestiti detenuti dal sistema bancario, è intanto diminuita di 17,7% da -17,3% a dicembre.
Come ogni mese, Via Nazionale fa anche il punto sui tassi applicati: quelli sui mutui alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono pari a 3,06% da 3,08% del mese precedente e quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo passano da 8,10% a 8,71%.
I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle aziende di importo fino a un milione di euro sono pari a 3,32% da 3,31%, quelli sui nuovi finanziamenti di importo superiore al milione calano a 1,93% da 2,15% del mese precedente. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere risultano pari a 0,67% da 0,73%, conclude il comunicato di Bankitalia.