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Bank of England dovrebbe mantenere tassi invariati su crescenti rischi inflazione

Banconote da 5 e 10 sterline presso la sede di Money Service Austria a Vienna

di David Milliken

LONDRA (Reuters) - La banca centrale britannica dovrebbe mantenere invariati i tassi d'interesse oggi, avvicinandosi al termine del programma di acquisto di asset da 895 miliardi di sterline e monitorando attentamente le crescenti pressioni d'inflazione.

Gli investitori osserveranno se altri membri del Comitato per la Politica monetaria (Mpc) si uniranno al membro esterno Michael Saunders, che ad agosto ha votato per interrompere il programma di acquisti di asset in vigore da un anno, che la Bank of England ha introdotto a novembre.

La BoE è un passo avanti rispetto ad altre banche centrali nei piani per interrompere il quantitative easing entro la fine dell'anno, e metà dei membri dell'istituto hanno notato ad agosto che alcune precondizioni per un aumento dei tassi d'interesse sono già state raggiunte.

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Ieri sera, la Federal Reserve ha preparato la strada per ridurre gli acquisti mensili di bond e ha segnalato che potrebbero seguire nuovi aumenti dei tassi d'interesse prima del previsto, con le proiezioni di metà dei membri della Fed che indicano un incremento dei costi di finanziamento nel 2022.

Ad agosto la BoE ha rivisto al rialzo le stime per l'inflazione alla fine dell'anno, al 4%, riflettendo i più alti prezzi energetici e l'inasprimento dei disagi di produzione post Covid-19 a settembre.

I prezzi del gas naturale sono balzati in tutta Europa nel corso delle ultime settimane, con effetti collaterali sulle bollette energetiche delle famiglie, sui prodotti chimici industriali e anche sulle scorte di prodotti alimentari.

In merito alle tempistiche per il restringimento della politica monetaria, sarà cruciale vedere se la BoE inizierà a dubitare la natura temporanea dei recenti aumenti dei prezzi.

Una particolare fonte di preoccupazione è lo scenario in cui l'aumento dell'inflazione stimolerà le attese dell'opinione pubblica per l'inflazione a lungo termine, spingendo le imprese e i lavoratori a considerare un'inflazione oltre i target nelle future decisioni sui prezzi e sulle richieste salariali.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)