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Bankitalia, ceduto 16% capitale, più peso a enti previdenza

ROMA (Reuters) - Da inizio 2015 ad aprile 2016 il riassetto delle quote di partecipazione al capitale della Banca d'Italia ha avuto un impulso, con il trasferimento di quote per il 16%.

La gran parte delle cessioni ha visto protagonisti il gruppo Intesa Sanpaolo, sceso al 35,2% dal 42,4% e il gruppo Unicredit passato al 18% dal precedente 22,1%. Tra gli acquirenti spiccano le casse previdenziali che detengono complessivamente l'11,6%. In testa Cassa Forense, Enpam e Inarcassa, ognuno dei quali ha acquistato il 3% massimo consentito.

I dati sono contenuti nella relazione sull'assetto azionario di Banca d'Italia, presentata in occasione dell'assemblea straordinaria per l'approvazione del bilancio.

Il periodo transitorio per il compimento del processo di redistribuzione delle quote eccedenti il 3% termina alla fine di quest'anno. A partire dal bilancio 2017 i soci per le quote oltre il 3% non riceveranno più il relativo dividendo.

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Per le due banche, quindi, rimangono ancora 20 mesi per dismettere gran parte delle loro quote e rientrare sotto il tetto del 3%. Più vicina all'obiettivo Generali, scesa al 5,3% dal 6,3%, mentre Inps lo ha già raggiunto, passando al 3 dal 5% precedente.

Il valore del capitale della banca centrale è pari a 7,5 miliardi di euro.