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Bca Finnat: analisi tecnica della giornata

Continua la discesa di Bca Finnat che in 2 mesi ha ceduto oltre 20 punti percentuali, arrivando a toccare quota 0,2991 euro. Il rimbalzo accennato da tale livello va per il momento interpretato come fisiologica reazione al precedente affondo e non modifica un quadro grafico ancora nelle mani dei ribassisti. La situazione resta delicata dato che, in caso di stabilizzazione delle quotazioni al di sotto di 0,2990 euro, la tendenza ribassista di fondo verrebbe riattivata e ben difficilmente potrebbe essere scongiurato il test a quota 0,2860 euro; ultimo fondamentale livello che avrà il gravoso compito di impedire una nuova ondata di vendite che potrebbero spingere il titolo bancario anche fino in area 0,2600 euro. Primi segnali di ripresa oltre quota 0,3600 euro con tenuta settimanale. Attenzione alla volatilità. Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 25%, il 30% in 12 mesi, il 24% in 5 anni (dal 2000 ad oggi +49%).

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Principali risultati consolidati primo trimestre 2016:

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  • Il Margine di Intermediazione si conferma ad € 15 milioni da € 15,15 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

  • Le Commissioni Nette si attestano ad € 10,19 milioni da € 10,48 milioni al 31.03.2015.

L’Attività di negoziazione in conto proprio, comprensiva della eventuale Cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita, chiude con un saldo positivo di € 1,5 milioni dai precedenti € 996 migliaia. In forte crescita (+47,5%) i Dividendi percepiti su investimenti finanziari, ad € 1,46 milioni da € 990 migliaia. E’ risultato viceversa in flessione il Margine di Interesse che, a seguito dell’ attuale dinamica negativa dei tassi, si è portato ad € 1,86 milioni dai precedenti € 2,68 milioni (-30%). I Costi operativi sono restati sostanzialmente stabili (+1,3%), rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (da € 11,25 milioni ad € 11,4 milioni). L’Utile Netto Consolidato di Gruppo si è attestato ad € 1,98 milioni da € 1,97 milioni al 31.03.2015. Le Masse Totali del Gruppo – rappresentate da patrimoni in gestione individuale, deleghe di gestione ricevute da terzi, risparmio amministrato, massa fiduciaria, prodotti assicurativi di terzi, raccolta diretta clientela e patrimoni investiti in fondi immobiliari (valutati al GAV) – sono pari a circa € 13 miliardi.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online