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Bce interrompe stretta monetaria mentre l'economia si indebolisce

La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ad Atene

ATENE (Reuters) - La Bce ha interrotto la stretta monetaria più lunga della sua storia lasciando i tassi invariati, sottolineando che parlare di tagli del costo del denaro è "prematuro".

La presidente della Banca centrale, Christine Lagarde, ha detto nella conferenza stampa seguita al meeting che l'economia della zona euro è debole ma anche che la pressione sui prezzi resta elevata e potrebbe aumentare se il conflitto in Medio Oriente dovesse provocare un forte aumento del prezzo del petrolio.

"Occorre essere costanti. La decisione di oggi è: stiamo fermi", ha detto Lagarde aggiungendo che qualsiasi dibattito sul futuro dei tassi - comprese le speculazioni sui tagli dei tassi - è "prematuro".

"Qualche volta non intervenire significa intervenire", ha detto Lagarde spiegando che la decisione è stata presa all'unanimità.

Parlando da Atene, dove i banchieri centrali europei si sono ritrovati per la prima volta in 15 anni, Lagarde ha aggiunto che è chiaro come i rialzi dei tassi varati finora stiano avendo un notevole effetto sull'economia, soprattutto nel ridurre i prestiti bancari.

L'euro è in un primo momento sceso rispetto al dollaro prima di recuperare parte delle perdite e cedere lo 0,2% a 1,0544. I rendimenti dell'obbligazionario europeo sono scesi e lo spread tra decennali italiani e tedeschi ha stretto sotto quota 200 punti base.

I tassi sui depositi sono fermi al 4% mentre il tasso principale è rimasto a 4,5%.

Francoforte ha detto nel comunicato che l'attuale livello stesso del costo del denaro potrebbe essere sufficiente a tenere a bada l'inflazione se mantenuto per un periodo "sufficientemente lungo".

"La trasmissione dei precedenti rialzi dei tassi ha continuato a trasferirsi in modo sostenuto nelle condizioni di finanziamento", ha detto la Bce.

Francoforte ha ribadito inoltre che manterrà i reinvestimenti in ambito Pepp fino alla fine del prossimo anno e Lagarde ha aggiunto che non c'è stato un dibattito sulla chiusura anticipata dei reinvestimenti del programma, come chiesto da alcuni banchieri centrali in precedenza.

La Bce considera il programma Pepp come la prima linea di difesa contro le turbolenze del mercato.