Beghelli: analisi tecnica della giornata
Dopo la discesa delle ultime due settimane (annullando del tutto i precedenti guadagni, grazie ai risultati semestrali), Beghelli (Milano: BE.MI - notizie) sta cercando di costruire una base da cui ripartire. In questa fase è necessario che venga mantenuta l’area di 0.3500 euro per puntare dapprima a quota 0.3650 e poi ad un suo superamento a 0.3800 euro. Al contrario discese sotto 0.3480 euro (in particolar modo in chiusura di seduta) potrebbero alimentare le vendite fino in area 0.3250 euro. Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 10%, il 12% in 1 anno, il 24% in 5 anni (dal 2000 ad oggi -81%).
Dati economici-finanziari primo semestre 2016
Fatturato consolidato a 89,9 milioni di Euro (+5,1% rispetto agli 85,6 milioni di Euro al 30 giugno 2015);
Margine operativo lordo (EBITDA) a 11,0 milioni di Euro (+4,3% rispetto ai 10,6 milioni di Euro al 30 giugno 2015);
Risultato netto di Gruppo a 3,7 milioni di Euro (+46,9% rispetto ai 2,5 milioni di Euro al 30 giugno 2015);
La Posizione Finanziaria Netta (PFN) migliora nel primo semestre 2016 attestandosi a –74,8 milioni di Euro, riducendosi di 3,9 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2015.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Evoluzione prevedibile della gestione
Tenuto anche conto dell’andamento riscontrato nel primo semestre del corrente esercizio 2016, gli amministratori ritengono perseguibili obiettivi di fatturato e di redditività operativa migliorativi rispetto a quelli previsti, per l’esercizio 2016, nel piano industriale asseverato 2013- 2017, anche grazie al positivo impatto generato dai nuovi prodotti per illuminazione immessi sul mercato, i cui effetti non erano previsti e quindi riflessi nel Piano. In particolare, per l’esercizio 2016, il Gruppo, in assenza di eventi straordinari, prevede, rispetto all’esercizio 2015, un fatturato in crescita, accompagnato da un miglioramento della redditività operativa e netta.
I risultati del Gruppo nel 1° semestre 2016 confermano il trend positivo già evidenziato nel precedente esercizio. Il Gruppo ha registrato nel primo semestre del corrente esercizio ricavi per Euro/milioni 89,9, in incremento del 5,1% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, un Risultato netto di pertinenza dei Soci della Controllante di Euro/milioni 3,7 ed un Risultato Complessivo dei Soci della Controllante di Euro/milioni 2,4. I Ricavi netti consolidati si incrementano grazie al buon andamento registrato nelle vendite di apparecchiature di illuminazione ordinaria e d’emergenza. Il Margine Operativo Lordo (M.O.L. o EBITDA) si attesta a Euro/milioni 11,0, in incremento del 4,3% rispetto ai valori al 30 giugno 2015 e con un’incidenza sui ricavi di periodo del 12,3%. Il miglioramento del M.O.L., è dovuto all’incremento delle vendite che hanno consentito anche un miglior assorbimento dei costi di struttura e generali. Il Risultato Operativo è pari a Euro/milioni 7,9, in incremento dell’8,5% rispetto ai valori al 30 giugno 2015 e con un’incidenza sui ricavi di periodo dell’8,8%.
Il Risultato ante-imposte è pari a Euro/milioni 5,7 (al 30 giugno 2015 pari a Euro/milioni 3,5), con una dinamica di periodo che beneficia, oltre di quanto già commentato con riferimento al Margine Operativo Lordo, della riduzione degli oneri finanziari netti per effetto della riduzione dell’indebitamento bancario e dell’assenza di significative perdite su cambi che avevano penalizzato la gestione finanziaria del primo semestre 2015. L’Utile netto di periodo di competenza del Gruppo è pari ad Euro/milioni 3,7, in incremento del 46,9% rispetto al 30 giugno 2015 e con un’incidenza sui ricavi del 4,2%. L’Utile complessivo di periodo di pertinenza dei Soci della Controllante, ottenuto aggiungendo al risultato netto di periodo le perdite/utili (al netto dell’effetto fiscale) rilevati direttamente a Patrimonio Netto, è di Euro/milioni 2,4, a seguito degli impatti negativi originati dalla dinamica della riserva di conversione e dalla valutazione attuariale del Trattamento di fine rapporto.
Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online