Bielorussia, scontri dopo le elezioni: un morto e dozzine di feriti
Un morto, dozzine di feriti e almeno 200 arresti. E’ questo il bilancio, seppur ancora parziale, della notte di scontri in Bielorussia a seguito del risultato delle elezioni che ha visto il presidente in carica Alexander Lukashenko vincere con oltre l’80% dei voti ai danni dell’avversaria politica Svetlana Tikhanovskaya.
Secondo quanto riferito dal sito web del centro per i diritti "un partecipante alle proteste che hanno avuto luogo ieri sera a Minsk è morto". Secondo gli attivisti dei diritti umani si tratta di un giovane che ha subito una lesione cerebrale letale dopo essere stato investito da un veicolo speciale sul viale Pobediteley.
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"Decine di persone ferite durante le manifestazioni sono ricoverate negli ospedali di Minsk", prosegue il centro Viasna. "E' noto che due reparti di un ospedale militare sono pieni di pazienti feriti. Inoltre, i feriti sono alloggiati nell'ospedale d'emergenza e nell'ospedale n. 6 di Minsk", ha detto un attivista a Interfax.
Nel corso delle proteste a Minsk le forze di sicurezza hanno sparato pallottole di gomma, lanciato lacrimogeni e usato idranti. Notizie di scontri arrivano da una ventina di città, comprese Gomel e Vitebsk. In alcune città più piccole la polizia si sarebbe rifiutata di intervenire contro i manifestanti.
“E' certamente la più grande protesta che abbia visto in Bielorussia da quando Lukashenko è arrivato al potere", ha detto al Guardian il professore David Marples, esperto di Bielorussia dell'università dell'Alberta, "alle elezioni non è mai successo nulla del genere. Mi sembra che l'intero paese voglia un cambiamento".