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Biglietto verde senza freni

Il vero vincitore delle presidenziali americane sembra essere il dollaro americano che continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute dei paesi sviluppati.

Da quanto trapela in questi primi giorni post elettorali, il programma economico di Trump sarà imperniato su un piano di investimenti pubblici in infrastrutture, con relativo impatto positivo su crescita e aspettative inflazionistiche. In aggiunta il mercato sembra dà per certo un aumento dei tassi della Fed il 14 dicembre.

Una conferma, seppur indiretta, della forza del biglietto verde arriva dalla caduta verticale dell’oro, sceso sotto i 1200 $ all’oncia, livello che non veniva toccato da febbraio 2016. Del resto i rialzi del dollaro sono spesso accompagnati da un indebolimento del metallo prezioso: dai massimi di luglio ha perso quasi 200 $.

GRAFICO ORO

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Fonte: Piattaforma Next Generation di CMC Markets (Londra: CMCX.L - notizie) ; Novembre 2016

Utilizzando i ritracciamenti di Fibonacci si possono individuare le possibili aree di supporto collocate a quota 1172 $ e a 1118 $, oltre le quali il prezzo potrebbe spingersi verso i minimi di dicembre 2015. Lo scenario ribassista sull’oro potrebbe trovare conferma nello stato di salute dei listini azionari internazionali.

Fonte: Piattaforma Next Generation di CMC Markets; Novembre 2016

Altrettanto sensazionale è il recupero del dollaro nei confronti dello yen giapponese, rispetto al notevole ribasso che da inizio anno lo aveva spinto dai massimi di 125 yen ai minimi di 100. Proprio il livello di 100 si è rivelato estremamente importante, dato che ha supportato per ben 3 volte il cross per poi trovare lo slancio verso 113.

IL CAMBIO DOLLARO-YEN

Fonte: Piattaforma Next Generation di CMC Markets; Novembre 2016

Questo movimento è stato accolto con grande favore da parte delle autorità di politica monetaria giapponese che negli ultimi mesi avevano sperimentato grandi problemi a tenere sotto controllo il tasso di cambio. L’indebolimento dello yen ha positivamente influenzato anche il Nikkei che nelle ultime due settimane ha recuperato quasi 1500 punti.

GRAFICO NIKKEI 225

Fonte: Piattaforma Next Generation di CMC Markets; Novembre 2016

Parlando di dollaro e di mercato valutario non si può trascurare l’andamento rispetto all’euro. Anche in questo caso il biglietto verde continua a farla da padronae e il cross EUR/USD sembra ormai pronto ad approcciare i minimi di 1.04663 toccati all’inizio del 2015, quando venne dato il via definitivo al piano di quantitative easing della Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) che dovrebbe scadere il prossimo marzo.

GRAFICO EURO-DOLLARO

Fonte: Piattaforma Next Generation di CMC Markets; Novembre 2016

Una volta oltrepassato quel limite, non è da escludere che nei primi mesi del 2017 si possa rivedere la parità dopo quasi 14 anni. Fondamentali saranno le riunioni della BCE e della Fed in programma per l’8 e il 14 dicembre, quando i rispettivi board saranno chiamati a prendere decisioni cruciali: Mario Draghi dovrà dare chiara indicazione sulla possibile proroga del programma di QE, mentre il 14 dicembre tutti gli occhi saranno puntati su Janet Yellen. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) caso in cui le loro decisioni fossero in linea con le attese degli operatori è possibile che i trend dell’ultimo periodo possano essere confermati.

A cura di Giorgio Benetti, Analista di CMC Markets

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