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Binance Coin (BNB): se BTC Starnutisce le Altcoin Prendono la Polmonite

La maggior parte delle criptovalute sta scambiando al momento della pubblicazione in territorio negativo, sia in termini di andamento giornaliero che settimanale. Come quasi tutte le altcoin, anche Binance Coin (BNB) ha sofferto di riflesso il crash di Bitcoin del 7 settembre scorso. BNB ha perso quasi il 19% del suo valore solo negli ultimi cinque giorni, e la perdita appare anche più profonda se guardiamo all’andamento delle ultime due settimane, nelle quali si è registrato un tondo -30%. E’ ormai un fatto assodato che, in un mercato intercorrelato come quello delle crypto, ad ogni starnuto del Bitcoin le valute più piccole rispondano con una polmonite. Ma questa volta ci sono anche altre ragioni dietro al calo del Binance Coin.

Il calo non dipende solo da Bitcoin

Non sorprende che si possa notare una certa connessione tra l’attività su Binance Smart Chain (BSC) e il prezzo di BNB. Già in passato si è appurato come le statistiche positive su Binance Smart Chain, ad esempio quelle relative alla crescita ed alla partecipazione nella rete, abbiano agito da supporto per il prezzo di BNB. Un recente rapporto aveva peraltro evidenziato una crescita costante della rete BSC rispetto ad altre catene “concorrenti”, come Polygon. Se poi concentriamo l’attenzione sui nuovi indirizzi attivi, va sottolineato che, mentre gli indirizzi Ethereum creati giornalmente non superano le 110.000 unità, quelli di BSC sono stimati a 182.000. Per restare all’esempio di Polygon, ricordiamo che il prezzo di MATIC aveva fortemente beneficiato dell’aumento dei nuovi indirizzi Polygon in termini di tenuta relativa, soprattutto quando venne registrato il forte aumento che da 500.000 unità spinse il dato fino a poco meno di 1.4 milioni.

Quanto tutto va bene arrivano gli Hackers

Dal 5 settembre in poi le transazioni giornaliere sulla catena Binance Smart hanno patito un calo che è andato di pari passo con il deprezzamento di BNB. Tale deprezzamento, come riportato innanzi, è stato pari ad un 30% in queste due settimane. Il fatto è che, proprio mentre Binance Smart Chain sembrava finalmente instradata verso una crescita costante, ci hanno pensato gli hackers ad assumere il ruolo di guastafeste. Appena due giorni fa, il 20 settembre, il protocollo di bridging multi-catena Pnetwork ha annunciato di essere stato hackerato e di aver perso 277 pBTC (la sua versione bridge di Bitcoin) su Binance Smart Chain. Anche se queste violazioni non sembrano aver avuto finora importanti ripercussioni sui prezzi, sicuramente non hanno giovato a BNB, che difatti sta proseguendo anche mentre scriviamo la sua marcia al ribasso. A questo proposito ricordiamo comunque che, in passato, le notizie di hackeraggi hanno avuto solo effetti a breve termine sui prezzi dei token coinvolti.

Come sono posizionati gli operatori?

Un raggio di speranza per BNB arriva tuttavia dalle metriche statistiche. Un dato interessante è quello dell’MVRV a 30 giorni di Binance Coin, che pare finalmente aver toccato il fondo lunedì 20 settembre. Per chi non lo conoscesse, l’MVRV è un indicatore utilizzato per farsi un’idea di quando il prezzo di un bene scambiato in borsa è inferiore al suo “valore equo”; spesso si è rivelato anche molto preciso nell’anticipare la formazione di massimi e minimi di mercato. Alle condizioni attuali parrebbe che gli operatori stiano lentamente tornando rialzisti su BNB e ci si aspetta quindi a breve una ripresa. Ieri 21 settembre le posizioni lunghe costituivano il 67,9% del totale e l’area $ 360-$ 370 potrebbe essere un buon punto di ingresso per i trader che si aspettano un’inversione rialzista.

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This article was originally posted on FX Empire

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