Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    37.983,03
    -477,89 (-1,24%)
     
  • Nasdaq

    15.518,58
    -194,17 (-1,24%)
     
  • Nikkei 225

    37.628,48
    -831,60 (-2,16%)
     
  • EUR/USD

    1,0722
    +0,0021 (+0,19%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.865,36
    -336,23 (-0,56%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.386,46
    +3,88 (+0,28%)
     
  • HANG SENG

    17.284,54
    +83,27 (+0,48%)
     
  • S&P 500

    5.029,21
    -42,42 (-0,84%)
     

Bitcoin: James Bullard dixit

Un’altra partenza in rosso per i tori del Bitcoin, ma le perdite registrate sono minori rispetto alle altre criptovalute e un rally nel weekend potrebbe cambiare il sentiment della nuova settimana in arrivo. Le perdite del Bitcoin sono state molto più contenute rispetto al rivale Bitcoin Cash.

La settimana che si appresta a terminare ha ospitato diversi interventi in ambito cripto del presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard.

Bullard analizza il particolare momento delle criptomonete riflettendo sull’opportunità dello sviluppo delle stesse, lasciando intravedere un orientamento di cautela, seppur con toni meno aspri rispetto a quanto abbiano abituato le alte sfere istituzionali stelle e strisce.

Secondo Bullard, il maggiore ostacolo verso una globale accettazione delle criptovalute risiede nell’instabilità dei tassi di cambio.

Il presidente ricorda come il Bitcoin e la schiera crescente dei suoi competitor abbia conosciuto un importante incremento, specialmente nel 2017 e nei primi mesi del 2018, toccando prima soglia 20.0000 salvo poi registrare un profondo tonfo fino agli odierni 8.200 dollari.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Il quadro descritto sopra ha alimentato il trading criptovaloriale, in un contesto di imponenti oscillazioni el dorado di qualsiasi tipo di trader.

Tale contesto potrebbe presto cambiare secondo Bullard. Il n.1 della FED di St. Louis chiarisce come una simile mancanza di equilibrio possa catalizzare l’uscita di investitori dal comparto cripto.

Nel dettaglio, per Bullard “il problema del tasso di cambio è una gran cosa, perché non sai come si porranno l’uno con l’altro. Questo accade anche per le valute principali come yen e dollaro”.

Alcune delle maggiori valute di Stato non hanno assolutamente contribuito a preparare in qualche modo le nazioni alla gestione delle criptomonete, valute digitali dalla portata e dalla struttura differenti rispetto a ogni tipo di moneta fiat.

Tuttavia, Bullard non manca di ricordare che alcuni stati come Venezuela e Zimbabwe abbiano un certo tipo di esperienza in merito, ma solo perché non hanno controllato l’emissione delle loro valute e questo ha causato un’iperinflazione.

Diversamente, il Bitcoin consta di un quantum determinato, focalizzato sull’ultima emissione e il cripto spazio si è sforzato di mantenere alta la fiducia degli investitori sul suo valore.

La vicenda delle criptovalute è così riassunta da Bullard: “C’è questo particolare su chi emetterà la valuta e quali saranno le promesse sulla futura emissione e se è davvero possibile mantenere la credibilità di queste promesse. Se non si può, il valore della valuta sarà zero, nello stesso modo verificatosi per il bolivar venezuelano”.

Da qui, Bullard sembra restio ad accettare l’idea di una moneta digitale emessa dalla FED, così come suggerito da più parti. Se da una parte il Presidente ha rassicurato sul fatto che le criptovalute non siano una minaccia per il dollaro, dall’altra non ha chiuso completamente la porta al rischio di spiacevoli inconvenienti.

Inconvenienti che potremmo definire mistificatori.

Prendendo le mosse dall’incedere non uniforme delle criptomonete e aggiungendo che queste potrebbero costituire una forma di ricchezza sempre più consistente, Bullard usa una metafora per indicare il proprio punto di vista al riguardo: “Potresti immaginare di entrare in una storia e avere 10 differenti modi o 100 differenti modi in cui puoi raccontarla. Questo è esattamente quello che le persone storicamente non apprezzano. Vogliono un qualcosa di uniforme. Il dollaro è il dollaro”.

Stupisce la semplicità con cui Bullard rifletta su tematiche sistemiche che da mesi imperversano nel dibattito cripto mondiale.

Quello che non può sottovalutarsi è il caposaldo del discorso del Presidente, vale a dire la credibilità valoriale.

Una credibilità che sarebbe consolidata da una regolamentazione che però al contempo ridurrebbe i vantaggi cripto, alzandone i costi.

Difficile prevedere un’ottimizzazione che non preveda un’involuzione.

L’ambiguità della questione non permette una facile risoluzione.

This article was originally posted on FX Empire

More From FXEMPIRE: