Yahoo Finanza 
Bitcoin: John McAfee e le sue previsioni
John McAfee non lascia, ma raddoppia.
Se in passato aveva stupito (ma neanche troppo) la platea di stakeholder con le sue previsioni sui generis, teorizzando come il BTC potesse arrivare a quota 1 milione di dollari nel 2021, ora si è spinto oltre.
Raggiunto per offrire il proprio contributo in ottica Malta AI & Blockchain Summit, non ha nascosto il suo entusiasmo verso la criptovaluta nakamotiana.
Per l’inventore dell’omonimo antivirus, il Bitcoin raggiungerà quota 2 milioni di dollari entro la fine del 2020.
Una previsione che si inserisce in un quadro di generica sfiducia verso il Bitcoin, colpevole di un ribasso non indifferente e da sempre su montagne russe valoriali che alimentano schiere di fintech scettici.
McAfee si spiega anche questo tipo di momento.
Secondo l’eccentrico giramondo, l’atmosfera di sfiducia prende le mosse da un atteggiamento ostile da parte dei governi nazionali, la cui sempre maggior attenzione verso le criptovalute e il loro contenimento spinge una vasta gamma di soggetti potenzialmente interessati a rimanere sul chi vive.
Di contro, questo orientamento governativo di controllo verso gli exchange, istituendone di centralizzati, potrebbe spingere un’utenza sempre maggiore verso la decentralizzazione, intercettando così l’idea originale di Satoshi Nakamoto.
Per quanto un siffatto ragionamento non possa essere scartato a priori, risulta difficile abbracciare in toto un orizzonte concreto di obiettività. Quanto sopra somiglia più a mirabili pagine di orwelliana memoria, con 1984 riesumato in maniera indiretta.
Credibile o meno, secondo McAfee la partita si gioca e si giocherà tutta sulla libertà economica. Un concetto non molto recepito nel 2019, anno alquanto interlocutorio per il comparto cripto, per non dire negativo.
Anche qui, da una riflessione negativa, McAfee è convinto che questa annualità negativa sia prodromica a un 2020 eccezionale, ospite di un’ingente esplosione del prezzo del Bitcoin e a cascata di Ethereum e di tutte le altre criptovalute.
Un progresso in essere già nei primi mesi dell’anno, coadiuvato da un’implementazione tecnologica che permetterà un innalzamento di standard qualitativi e quindi d’efficienza.
Il tutto beneficerà di un volano informativo ormai inarrestabile, con una diffusione digitale che non potrà essere arginata.
Di qui all’incremento della domanda di BTC il passo sarà breve. Il prezzo salirà perché la generazione di nuovi BTC conoscerà una riduzione, quindi l’ascesa valoriale sarà inevitabile.
Simili considerazioni si spiegano in virtù del fatto che a maggio 2020 avrà luogo il terzo halving che opererà una bipartizione netta: dall’attuale creazione a 12,5 Bitcoin ogni dieci minuti si passerà a 6,25.
Tale contingenza da sola basterà a porre in essere un copioso balzo in avanti del livello del prezzo, portandolo a quota 2 milioni di dollari per la fine dell’anno 2020.
Nel complesso, la disamina offerta da John McAfee appare, se non contraddittoria, comunque fondata su elementi previsionali né obiettivi, né analitici, né di facile realizzazione. Quanto sostenuto dal celebre programmatore si inserisce nell’alveo di previsioni che potrebbero cambiare completamente le dinamiche del mercato, ma sembra difficile che lo stesso le recepisca come rilevanti.
Simili previsioni potrebbero cambiare la vita di chi, giudicando credibile l’analisi appena fornita, si proponesse di rastrellare diverse quantità di BTC, attendendo un nuova El Dorado.
La caratura del personaggio imponeva un approfondimento, tuttavia concordare con le congetture di McAfee risulta davvero arduo.
This article was originally posted on FX Empire
