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BoJ difende i listini da vendite massicce

BoJ difende i listini da vendite massicce

Chiusura di settimana in calo per i principali listini azionari europei dopo una serie di trimestrali non particolarmente incoraggianti. Ieri sera sono state Microsoft (Euronext: MSF.NX - notizie) e Alphabet (Google) che a mercati chiusi hanno rilasciato conti sotto le attese. I due titoli in borsa cedono rispettivamente il 7,5% e il 6%. Il motore di ricerca più famoso del mondo ha deluso soprattutto sul fronte ricavi da pubblicità, risultati in sensibile calo. Un elemento questo che risulta in linea con le aspettative di rallentamento globale. Stamane in Europa, anche Daimler (Xetra: 710000 - notizie) (-5,7%) ha rilasciato conti piuttosto deludenti, portando giù il comparto auto. Ad avere un effetto su questo settore sono state anche le notizie relative alle indagini del ministero dei Trasporti tedesco sulle emissioni irregolari delle vetture diesel Euro 5 ed Euro 6. Altre case potrebbero aggiungersi a Volkswagen (Londra: 0P6N.L - notizie) , Audi (Londra: 0FG8.L - notizie) e Daimler (Londra: 0NXX.L - notizie) .

Nonostante il recente rally, le prese di profitto non sono state così marcate sui listini. Crediamo che il mercato sia stato tenuto a galla dalle indiscrezioni circolate nella notte sulla possibilità che la Bank of Japan la prossima settimana tagli ulteriormente i tassi sui depositi o addirittura porti in negativo quelli di rifinanziamento delle banche. Una misura quest’ultima che si avvicinerebbe molto a quella della Bce (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) di marzo, anche se questa potrebbe essere molto più forte dato che non riguarda aste destinate finalizzate ai prestiti, ma operazioni di rifinanziamento principale. Complice di queste indiscrezioni lo yen si è deprezzato violentemente verso le principali valute mondiali.

Non solo. Ci sono tantissimi altri market mover in agenda, alcuni in grado di avere ripercussioni anche per più di una seduta. Su tutti spicca la pubblicazione della stima del PIL Usa del primo trimestre. La crescita dovrebbe essere rallentata nei primi tre mesi dell'anno a un timido +0,3% (secondo stime della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) ) dall'1,4% del trimestre precedente. Dati più deboli o addirittura negativi potrebbero dare avvio a delle vendite marcate sui listini. Importanti saranno anche i dati sul mercato immobiliare e gli ordini di beni durevoli di marzo. Tornando in Europa, saranno rilasciate le figure sull'inflazione preliminare di aprile, mentre dalla Germania arriverà l'indice IFO. Grande attesa anche per il dato sul Pil che arriverà dalla Gran Bretagna mercoledì.

Tra gli altri gli appuntamenti, il mercato guarderà con attenzione anche la riunione della Fed. Sebbene non siano attese particolari indicazioni di rilievo, gli operatori cercheranno conferme su un duplice rialzo dei tassi entro la fine dell’anno. Sul fronte corporate, proseguirà l’intenso flusso di trimestrali. Su tutti spiccano i conti di Apple (Swiss: AAPL.SW - notizie) (martedì sera).

VINCENZO LONGO

Market Strategist

Autore: IG Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online