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Bollette a 28 giorni, meglio accettare il rimborso o un servizio extra?

I servizi alternativi al rimborso, nella maggior parte dei casi, risultano essere più convenienti dello storno in bolletta (Getty)
I servizi alternativi al rimborso, nella maggior parte dei casi, risultano essere più convenienti dello storno in bolletta (Getty)

Il Consiglio di Stato ha definitivamente respinto il ricorso presentato da Telecom contro le decisioni dell’Agcom. Ora le compagnie telefoniche si dovranno attivare per rimborsare i clienti, in seguito alla fatturazione a 28 giorni, attraverso un indennizzo monetario o attraverso altre forme e offerte. Cosa conviene?

Lo studio

Secondo uno studio di SosTariffe.it, i servizi alternativi al rimborso, nella maggior parte dei casi, risultano essere più convenienti dello storno in bolletta. Il consiglio dato dal portale di comparazione delle tariffe è quello di valutare sempre caso per caso. In media, i servizi alternativi offerti dai gestori valgono circa 52 euro, mentre nel caso di uno storno in bolletta si ottengono, in media, solo 18 euro. Le offerte alternative, quindi, valgono mediamente il 65,38% in più rispetto al semplice rimborso.

I tipi di offerta

Le proposte alternative offrono una vasta gamma di servizi, dalle chiamate gratuite a pacchetti di giga, fino a soggiorni in centri benessere e abbonamenti a riviste, vanno da un valore minimo di 28 euro a un massimo di 61 euro. Per quanto riguarda sconti sull’acquisto di dispositivi o buoni regalo, il valore medio delle offerte si aggira attorno ai 60 euro, mentre nel caso di servizi extra, rispetto alla tariffa normale dell’abbonamento o di tariffe gratuite, per compensare quanto è stato indebitamente pagato, si va da un valore medio di 33 euro nel primo caso ai 31 euro del secondo.

I rimborsi convengono meno

Chi opta per il rimborso in bolletta, può ottenere tra i 13 e i 31 euro in base alle compagnie. I consumatori, quindi, potrebbero smenarci circa il 9,70% se optano per un servizio alternativo inferiore al valore monetario, oppure possono guadagnare fino al 370% nel caso in cui il rimborso spettante avesse un valore molto inferiore rispetto al servizio offerto. Per capire cosa sia davvero conveniente, quindi, occorre valutare con attenzione caso per caso.