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Bombe vitaminiche per Wall Street

Bisognerà pure che qualcuno si decida a riscriverli i “famosi manuali di analisi tecnica”. Soprattutto perché quelli a nostra disposizione sono ormai troppo vetusti per fornire risposte efficaci.

Volete un esempio? Prendiamo il Nasdaq (NasdaqGS: NDAQ - notizie) : il trimestre che sta per concludersi vede il listino tecnologico portare a casa una performance prossima al 10%, grazie a un mese di settembre insolitamente brillante (e meno male che il mese in questione è l’unico a denunciare un saldo medio storico negativo, eh?!)

Che ire? Con questa fiammata il Composite raggiunge nuovi massimi storici, lasciandosi finalmente alle spalle il massimo del Duemila.

Ora, tutti i manuali sono soliti incoraggiare gli investitori in simili circostanze: quando un’azione, o un indice, sfonda i massimi precedenti, occorre mollare tutto e correre a comprare, senza indugio. Dopotutto, in 16 anni il Nasdaq vanta un saldo complessivo di poco superiore allo zero: si sarà pur riposato, in tutto questo tempo, o no?

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Eppure i flussi di investimento sono di tutt’altro tenore: la raccolta netta dei fondi comuni azionari è stata negativa in 16 degli ultimi 18 mesi. Inoltre in questo arco di tempo è stato rimborsato ai sottoscrittori il 2.3% netto del patrimonio gestito. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) 2007, tanto per dire, la raccolta netta cumulata a 18 mesi era diametralmente opposta.

Si direbbe che gli investitori vedano un altro film: le quotazioni degli indici americani salgono a nuovi massimi storici, mentre gli investitori di mettere altri soldi o rimanere in borsa non hanno la benché minima intenzione.

La conferma giunge dall’esame dei sondaggi sulla fiducia degli investitori. La AAII (American Association of Individual Investors) rende noto che nell’ultima settimana gli “Orsi” sono stati ben il 37.1% del campione complessivo. Da tre settimane i ribassisti sono più del 35% del totale.

Ora, si dà il caso che simili esuberanze ribassiste tendano a registrarsi più in prossimità dei minimi, che a ridosso dei massimi.

Insomma, un simile scetticismo dovrebbe costituire un’autentica bomba vitaminica per il mercato. Conferma la disponibilità di (ulteriore?!) liquidità potenziale, pronta a sostenere le quotazioni nel prossimo trimestre.

L’Orso, suo malgrado, è troppo contornato da buona compagnia, per riuscire ad aggredire in modo significativo il mercato.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online