Bond day: attenzione al Bund! Novità in valuta sul Mot

Venerdì si è accentuata la torchiatura del Bund future, premuto in uno strettissimo “range” laterale con resistenza a 164,3 e supporto a 162,9 (intervallo dello 0,9%), ma soprattutto si è verificato il fenomeno abbastanza anomalo che l’insieme di corpo e “shadows” ha - in una sola giornata - quasi toccato sia l’una sia l’altro. Anche le medie mobili confermano una compressione atipica, con un forte avvicinamento fra quelle a 100, 40 e 10 sedute. Un quadro quindi singolare, che fa presagire possibili improvvisi movimenti al rialzo (meno plausibili) o al ribasso (più prevedibili) nel breve termine. Situazione abbastanza simile per il Btp future. Il problema – si direbbe – è in parte europeo, dopo i dissensi emersi alla Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) in relazione al proseguimento del Q.E., ma trova origini anche oltre Oceano, con la debolezza del 10 years Treasury che fa da “market mover”.

Monete in movimento

Per l’obbligazionista la fotografia delle divise è ormai fondamentale. La debolezza del dollaro Usa era inevitabile e segnala un possibile punto di arrivo sugli 1,068; nel caso di rottura si andrebbe verso quota 1,08. Intanto l’euro registra, per fattori diversi, un po’ di forza su real brasiliano, rupia indiana e rupia indonesiana, ottime valute per chi cerca rendimenti cedolari di tutto rispetto. Inevitabile infine il rimbalzino della lira turca sull’euro: torna sotto quota 4, ma con gli indicatori su base quotidiana e ancor più mensile improntati al “sell” e anzi allo “strong sell”. Un segnale di acquisto verrebbe solo nel caso di rottura dei 3,8 Eur/Try.

Nuove emissioni

• Finalmente la piccola famiglia delle obbligazioni in rubli quotate su Borsa Italiana si arricchisce di un’emissione. La propone Imi (Londra: IMI.L - notizie) e si tratta della “Collezione Tasso Fisso Rublo Russo Opera III”: cedola 8,5%, scadenza 13/1/2019, ammontare 18 miliardi di rubli, taglio minimo 100.000 rubli (= 1.580 euro) e Isin XS1546193308. Il titolo va in quotazione da oggi e costituisce la scadenza più lunga sul rublo, dato che i tre bond quotati sono tutti con fine vita al 2018. Banca Imi è già presente con una 8,5%, ma appunto 2018, dalla quale è probabile si riverserà sulla nuova una parte degli acquisti, poiché quotava venerdì sui 102,5 Rub.

• Un secondo esordio riguarda Birs (World Bank), che da venerdì negozia su EuroMot un’emissione in lire turche, in realtà cortissima: cedola 13,625%, scadenza 9/5/2017, ammontare 500 milioni di lire, taglio minimo 1.000 lire (= 252 euro) e Isin XS0299049527. Il titolo gode di rating tripla A e di aliquota fiscale 12,5%. In realtà si tratta di un’obbligazione del 2007, che nel 2012 raggiunse la quotazione di 134 Try. Ora – ormai a fine vita – la si ritrova sui 100,6.

• Decisamente più tradizionale in termini di vita residua un’altra nuova emissione di Birs (World Bank), questa volta in peso messicano: zero coupon, scadenza 19/9/2022, ammontare di 1,8 miliardi di Mxn, taglio minimo 10.000 Mxn (= 433,6 euro) e Isin XS0320606840. E’ il primo zero coupon in questa divisa presente su EuroMot e non si hanno ancora indicazioni di prezzo. Tuttavia – già quotato su altre Borse europee – viene dato attualmente sui 65,5 Mxn, con rendimento lordo a scadenza del 7,7%, extra variabile valutaria.

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