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Bond day: la Mediobanca tv piace. Anche se! E G.M. fa il pieno

Il mercato obbligazionario cerca sicurezza. Lo dicono gli ultimi due giorni, con il Mot letteralmente dominato dagli scambi di una nuova emissione in realtà alquanto modesta in termini di rendimenti. Si tratta della Mediobanca Passo Tv Ge23 Eur (Isin IT0005239253), in sottoscrizione a 100, che offre l’Euribor a 3 mesi + 1%, con “floor” 1% e “cap” 4%. A taglio 1.000, presenta volumi globali di tutto rilievo, con scambi che confermano una forte presenza del “retail”. Chi la compra? Per esempio coloro che scelgono di arbitrare dalla Cdp 2022, ormai prossima a trasformarsi in tasso variabile indicizzato Euribor +0,50% (senza “floor”), nonché dai Btp corti e medi più compressi nelle quotazioni. Minore interesse riscuote invece un’altra nuova Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) , questa in sterline, con struttura simile alla compagna in euro. Si tratta della Mediobanca Passo Tv Ge23 Gbp (Isin IT0005239261), pure a tasso variabile indicizzato Gbp Libor 3 mesi + 1,50%, con “floor” 1,50% e “cap” 4,50%.

Il “cap” non sembra spaventare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) solito la presenza di un tetto al rendimento è motivo di perplessità per i tassi variabili, ma oggi il mercato non sembra (giustamente) preoccuparsi del 4% di limite della Mediobanca Passo Tv Ge23 Eur, un miraggio nelle condizioni attuali dei tassi. Premiante appare invece il “floor” all’1%, se si considera che l’Euribor a 3 mesi resta pur sempre negativo (-0,33%), di fatto sui minimi dell’ultimo anno, penalizzando le tasso variabile senza “floor” e dimostrando come le tensioni su un rialzo dei tassi siano – almeno da questo di punta – una chiacchiera da bar. C’è qualcosa di più generoso fra i tassi variabili sul Mot rispetto alla nuova Mediobanca? Se si escludono le Mps (BSE: MPSLTD.BO - notizie) e vari titoli a tasso misto molto redditizi, ma con taglio 100.000, un’alternativa interessante consiste nella Banca Imi 2026 (Isin XS1341083555) a taglio 1.000, che prevede una cedola fissa 3,1% fino al 26/1/2018, per poi trasformarsi in tasso variabile indicizzato Euribor 3 mesi + 0,75%. Quota attualmente di poco sopra la pari. In un panorama d’insieme appare più interessante rispetto alla Mediobanca.

La Ubi Tier 2 dà di più ma…

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Accettando invece di alzare il livello di rischio e passando a una subordinata Tier 2, ecco la Ubi Mz19 Mc Sub Call, una scadenza corta al 13/3/2019 (Isin IT0004457070), con taglio 1.000, che quota leggermente sotto i 99. Paga l’Euribor 6 mesi + 1,85%, con un rendimento puro cedolare attuale dell’1,652%. Su una scadenza a due anni, garantisce uno yield ben più alto rispetto alle precedenti obbligazioni, ma con la rischiosità della subordinazione, pur modesta nel caso della banca bergamasca.

General Motors (NYSE: GM - notizie) alletta in dollari

Mentre Fca ha registrato una modesta pressione ribassista dei propri bond dopo il “dieselgate”, in campo automobilistico si è visto l’esordio di una nuova emissione senior unsecured di General Motors Financial Corporation, filiale specializzata nel credito: valuta Usd, cedola fissa 3,45%, scadenza 14/1/2022, importo 1,25 miliardi di Usd, taglio minimo 2.000 Usd e Isin US37045XBS45. Il titolo è quotato su varie Borse europee (in Italia tratta sull’“Otc”) e prezza a 100,1, ma attenzione ai movimenti futuri conseguenza dei rialzi dei tassi Fed. Potrà diventare interessante quando sarà sceso verso quota 90. Rilevanti comunque gli scambi, dopo un collocamento particolarmente positivo. Intanto il 5,25% scadenza 2026, sempre di General Motors in dollari (Isin US37045XBG07), prezza sui 106,3, con rendimento al 4,4%.

E Credit Suisse ci riprova con un tasso misto in Usd

Infine una novità sul Mot da ieri. Riguarda la banca svizzera Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) , che torna sul mercato del dollaro con una tasso misto destinata probabilmente a riscuotere un certo successo: valuta Usd, tasso fisso 6,0% per le cedole in pagamento il 9 gennaio 2018 e 2019 e poi trasformazione in tasso variabile indicizzato Usd Libor a 3 mesi +0,25%, per le restanti cedole in pagamento il 9 gennaio dal 2020 fino a scadenza, prevista il 9/1/2027, importo 50 milioni di Usd, taglio minimo 1.000 e Isin XS1532610323. Per ora è ancora in collocamento a 100, con scambi in realtà molto bassi. La parte variabile è indubbiamente modesta, ma è oggi impossibile capire cosa potrà accadere ai tassi Usa di qui al 2019.

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