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Bond oggi: rimbalzo dei brasiliani, con spread alle stelle

Le obbligazioni in real brasiliani sono balzate all’insù dopo la scoppola di venerdì, sebbene il mercato dei governativi di Rio de Janeiro e dintorni non abbia dato segnali altrettanto significativi. Il decennale è rimasto infatti su rendimenti dell’11,8% contro il 10% medio della scorsa settimana. E la valuta – dopo un progresso a cavallo del week-end – è tornata a indebolirsi, risalendo verso i 3,70 contro euro. I tanti bond Bei e World Bank, per citare i più scambiati, presenti al Mot hanno messo invece a segno ottime performance, per quanto il bilancio complessivo debba tenere conto non solo dell’andamento della valuta ma anche del tasso di cambio reale applicato nei “buy”/”sell” realizzati con banche online – tramite i servizi telefonici – oppure attraverso borsini o Private degli istituti. Il metodo di calcolo dipende infatti dalle singole realtà. C’è chi applica il cambio Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) del giorno precedente (nel caso di ieri quindi quello di venerdì) riferito alla procedura di concertazione delle ore 15.00, sebbene l’istituto parli di un aggiornamento alle ore 16.00, con possibili “spread” variabili di caso in caso. Ciò avviene per le transazioni sul Mot. Ma c’è anche chi utilizza il “cross” in vigore al momento dell’ordine, maggiorato di solito di uno “spread” più significativo e ciò accade soltanto per le obbligazioni riferite all’“Otc”.

Difformità in giornata

Il problema evidenziatosi è però un altro. Inevitabilmente – come spesso accade nelle giornate post traumi sui mercati – si è verificata una forte volatilità dei prezzi, con disparità notevoli nelle quotazioni fra le diverse piazze, il che in certi momenti ha favorito e in altri sfavorito il Mot, dove gli “spread” denaro/lettera si sono allargati molto, e ha reso possibili perfino trading intraday. Ecco due esempi.

  • Il 10,5% Bei/Eib, con scadenza 21/12/2017 (Isin XS1014703851) ha scambiato molto durante la giornata, quasi sempre sopra o attorno a 101 Brl, chiudendo poi a 100,9. Il prezzo medio su varie Borse europee e proposto da molti contributori “Otc” è invece risultato sui 99,8/99,9 Brl, per poi chiudere sui 100,7 (Deutsche Boerse (IOB: 0H3T.IL - notizie) ), contro i 100,6 di Lussemburgo e quotazioni sulla pari di vari intermediari specializzati.

  • Il 7,5% Ebrd, con scadenza 16/12/2019 (Isin XS1578094317) si è trovato in mattinata a registrare “spread” denaro/lettera ingenti sul Mot, con prezzi teorici di acquisto ben oltre 100, per poi chiudere la giornata sui 98,4 Brl. Contratti e controvalori non erano significativi e quindi il divario con altre Borse è esploso in alcune ore anche oltre 400 punti base.

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Si potrebbe dire: normali dinamiche dei mercati. E’ vero, ma proprio questa situazione dimostra come utilizzare un intermediario capace di operare sui più diversi fronti possa significare - in condizioni simili - ottime chance di maggiore marginalità.

I rimbalzi medi si sono aggirati sul 4-5%, con lo zero coupon Eib/Bei 2021 (Isin XS1097534751) che ha battuto i suoi “colleghi”, mettendo a segno a fine giornata un +7,8%. Il mercato si è però concentrato soprattutto su alcune emissioni e proprio questa situazione l’ha stordito in un’altra seduta – assieme a quella di venerdì – che potrebbe restare iscritta nella storia dei bond in real.

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