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Bond oggi: chi si impone in real, con rendimenti all’8%

La classifica dei rendimenti in real brasiliani, relativamente alle obbligazioni quotate su Borsa Italiana, vede ai primi due posti degli zero coupon, che difficilmente interessano però la maggior parte degli investitori italiani, alla continua ricerca di cedole. Occorre allora scendere al terzo e quarto posto per soddisfare tale esigenza, dove si colloca una coppia di bond IFC (World Bank), con rendimenti rispettivamente all’8,36% e all’8,14%. Rispetto alla profittabilità media dell’intero gruppo di emissioni in real, al lordo della variabile cambio, stimabile in un 7%, lo spread in termini di yield è significativo, ma dovuto in parte al fatto che le due obbligazioni hanno come valuta di liquidazione il dollaro Usa. Il che è solo apparentemente un problema, poiché per chi acquista in euro la transazione avviene direttamente nel rapporto fra Brl e la nostra divisa, essendo il dollaro un passaggio intermedio, che si elide. Tuttavia si verifica da tempo una certa penalizzazione in termini di quotazione per le IFC, fra l’altro molto (ma molto!) meno liquide rispetto alle Eib/Bei, con conseguenze sul divario “bid”/“ask”. La migliore performance è quindi più teorica che reale, anche perché richiede un’abile strategia di pianificazione dei prezzi in acquisto e in vendita.

E’ allora preferibile una Bei

Date tutte queste difficoltà, le IFC possono essere messe nell’angolo e a loro conviene preferire le classiche Eib/Bei, solitamente più liquide e con spread decisamente contenuti. Fra l’altro in questo caso la valuta di liquidazione è l’euro. Quale preferire? Dati alla mano la 7,25% scadenza giugno 2021 (Isin XS1637353001 – taglio 5.000 Brl), che quota sui 98,5 Brl, con rendimento attuale al 7,7%. Da settembre si registra un suo trend tendenzialmente al ribasso, tale da non escludere possibili acquisti anche sotto i 98 e perfino i 97. Gli scambi sono buoni, attestandosi mediamente sui 100 ogni mese e negli ultimi due è stato addirittura superato il livello dei 300.

La valuta al momento resta debole

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Ma quanto conviene il real? L’attuale tasso di interesse al 7% corrisponde al rendimento della Bei, ma è opportuno segnalare come sia sceso dal 14% di un anno fa! Una riduzione impressionante, che trova riscontro nel trend di molti altri mercati emergenti. L’inflazione in caduta al 2,8% e un tasso di crescita del Pil molto incerto, tornato sulla linea dello zero, sono lo specchio delle incertezze politiche riferite alle elezioni presidenziali del 2018. La valuta brasiliana è entrata in una fase di lateralità, con un cambio sull’euro abbastanza stabile, in movimento fra 3,7 e 3,8 Eur vs Brl. Gli indicatori tecnici sono ancora per un “sell” relativamente alle periodicità lunghe, mentre su quelle corte si registrano alcuni parziali “buy”. Indecisione quindi ed è possibile che ciò proseguirà nei prossimi mesi, in attesa di una migliore definizione del panorama dei candidati alle presidenziali. I primi ipotetici sondaggi sostengono che accederebbero al ballottaggio finale l'ex capo di Stato Luiz Inácio Lula da Silva - fondatore del Partido dos trabalhadores - e il deputato federale conservatore Jair Bolsonaro. Entrambi però non piacciono al mondo economico e non sono quindi da escludere colpi di scena. Ciò alimenterà tensioni sulla valuta di un Paese che ha bisogno di un Governo efficiente ed estraneo agli scandali. Sarà possibile?

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