Bond oggi: Venezuela su, Bund e Btp giù, con una sorpresa
Il comparto obbligazionario conferma di essere in preda a contraddizioni non sempre facili da capire. L’ha dimostrato ieri con diverse vicende ambigue. La prima riguarda i bond Venezuela e Pdvsa molti tonici su Tlx ma in alcuni casi meno rivitalizzati sulle piazze più importanti del nord Europa, con disallineamenti di quotazione soprattutto durante la seduta. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) pomeriggio si era visto un certo sprint uniforme sulla curva delle vite residue; poi la pressione rialzista si è concentrata sulle scadenze meno lunghe, per evidenti arbitraggi fra le diverse emissioni. Il Venezuela 6% 2020 ha così chiuso la giornata in rialzo del 6,24%, mentre il 2031 si è limitato a un +4,3%. Il motivo del rush dipende probabilmente dalla notizia che un’iniezione di liquidità sarebbe entrata nelle casse pubbliche venezuelane: si tratterebbe di 151 milioni di $, tali da riportare le riserve del “Departamento do Tesouro” sopra i 10 miliardi di $, come non avveniva da agosto. Da sottolineare che la cifra è di poco superiore ai 121 milioni di $ di cedole non pagate nei giorni scorsi relativamente a emissioni di Pdvsa. Una coincidenza tale da spingere i mercati a interpretarla positivamente.
Rumours sulla Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie)
Sul fronte europeo un po’ debolezza invece per i titoli di Stato, dopo la dichiarazione di Francois Villeroy de Galhau, governatore centrale francese secondo cui “è opportuna un‘adeguata riduzione degli acquisti di asset netti da parte della Bce, andando verso una loro possibile conclusione, mentre occorre mantenere un considerevole grado di accomodamento monetario, attraverso tutti gli altri strumenti”. Nelle stesse ore a Francoforte venivano però confermate alcune indiscrezioni che vorrebbero un prolungamento del Quantitative Easing con una riduzione degli importi, compromesso alquanto ambiguo per soddisfare un po’ tutti, ma che nei fatti potrebbe scontentare i mercati. Ecco perché Bund e Btp ne hanno risentito, perdendo dopo molte sedute positive. Non è certamente un’inversione, ma per il decennale tedesco si tratta della prima rilevante candela rossa dopo 14 sedute positive. Niente di trascendentale, ma pur sempre un ritorno verso i 162 punti, su cui inizia un’area di possibile volatilità. Stessa situazione per il Btp Future, che dopo essere risalito sui massimi di periodo ieri ha svoltato, con gli indicatori tecnici di corto periodo tornati sul “sell”.
La sorpresa del giorno
Forti controvalori su un bond sconosciuto ai più: si tratta dell’Ebrd 2018 Lifestyle, quotato su Borsa Italiana (Isin IT00065261539). Ancora formalmente espresso nelle vecchie lire e con taglio appunto di 5 milioni, poiché emesso nel 1998, dopo essere stato uno “step up” fino al 2007, si è successivamente trasformato in zero coupon, con un premio al rimborso del 50% rispetto al valore nominale di 100. Previsto in scadenza il 18/12/2018, ieri è salito a 149,3, ma potrebbe correggere, data una certa ripetitività di spikes ribassisti evidenziati nel tempo. Il suo rendimento è certamente marginale, ma di contro occorre segnalare che l’emittente è una tripla A e che l’aliquota fiscale di riferimento è al 12,5%. Una sorpresa quindi destinata a chi vuol collocare liquidità senza rischi di alcun tipo.
Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online