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Bookabook, quando i libri si finanziano dal basso e con soli 3 euro

Nata anche in Italia la prima piattaforma di crowdfunding del libro in cui i lettori diventano editori

Il team di Bookabook

Dimenticate pile e pile di libri che avete comprato e non avete mai neanche aperto o che vi siete ritrovati a chiudere dopo avere letto le prime pagine e immaginate che il destino di un libro dipenda quasi esclusivamente da voi. No, non stiamo parlando del self publishing ossia quando un autore si pubblica da sé e riesce, se va bene, a vendere una manciata di copie, ma parliamo di crowdfunding del libro.

Testi che vedono la luce solo se c’è gente che li finanzia ancor prima che vengano pubblicati e solo dopo averne letto l’anteprima, dialogato nel frattempo con l’autore e, perché no, con gli altri che condividono questo progetto.

Si chiama Bookabook ed è l’idea innovativa di quattro soci, Tomaso Greco, Marco Vigevani, Emanuela Furiosi e Claire Sabatie-Garat,  che hanno trasferito anche in Italia (negli States è “storia vecchia”; in Francia e in Spagna ci sono già degli esempi) il modello del crowdfunding al mondo dei libri. E il tutto venendo incontro sia agli autori che soprattutto ai lettori che con un’offerta minima, 3 euro, possono avere un ebook scelto e voluto da loro e che potranno leggere in esclusiva.

Che l’interesse per questo modello ci sia anche in Italia lo dicono soprattutto i fatti: in a malapena un mese di vita Bookabook è riuscito a raggiungere e superare - visto che ha raccolto il 102% dei fondi richiesti per la pubblicazione, ossia 4mila euro -  il primo traguardo finanziando “Solovki”, un libro di Claudio Giunta, al suo esordio nella narrativa.

Per saperne di più, ne parliamo con Tomaso Greco, che insegna Sociologia della pubblica amministrazione all’Università dell’Insubria. Ed è proprio grazie a questa sua attività che è nato tutto: “Stavo svolgendo una ricerca su regolamenti e modelli di crowdfunding e da lì, parlandone con Manuela, è venuta l’idea di applicare il crowdfunding anche ai libri. Abbiamo coinvolto gli altri due soci che hanno esperienza nel mondo dell’editoria e un anno fa abbiamo iniziato con il progetto selezionando i primi due autori tra una rosa di scrittori che ci è arrivata tramite tam tam tra i nostri amici”.

Come funziona Bookabook?
“È un crowdfunding reward based: prevede una ricompensa per chi ha fatto la donazione. Ognuno decide che quota mettere, si va da un minimo di 3 euro a un massimo di 200: a seconda di quello che si è versato si può avere l’e-book,  il libro stampato o copie autografate dall’autore in edizione limitata e così via (per i dettagli sulle quote vi rimandiamo al sito www.bookabook.it, ndr). In questo tipo di crowdfunding chi sostiene il progetto del libro, ne decreta il suo sviluppo e la sua pubblicazione.  Inoltre, diventa un lettore in anteprima e in esclusiva perché il testo va a chi ha sostenuto il progetto (che poi, a seconda della  quota che ha messo può avere delle copie in più da regalare). Chiunque sia interessato può leggere l’anteprima del libro e dopo decidere se finanziarlo. È poi un crowdfunding attivo perché agli autori offriamo il servizio editoriale, ossia editing, grafica e tutta la campagna di social media marketing. Come abbiamo fatto per Giunta, che è sì un noto dantista ma sconosciuto nel mondo della narrativa, per il quale abbiamo creare la pagina Facebook, la presenza su Internet ecc… La quota che va dunque all’autore oscilla tra il 25 e il 50% del finanziato a seconda del nostro lavoro”.

E che differenza c’è con una casa editrice o i siti di self publishing?  
“L’attenzione verso gli autori: non tutti i libri pubblicati vengono promossi e sponsorizzati dagli editori quindi per l’autore è difficile essere venduto e letto. Idem per il self publishing. In Italia è un buco nero, il download medio è di 16 copie l’anno. Con Bookabook, si arriva a 230 e-book in un mese. Quanto alla case editrici, non vogliamo comunque sostituirci ad esse anzi speriamo proprio che si facciano avanti e diamo una mano in questo senso come stiamo facendo per il libro di Giunta per il quale, in tal senso, si è aperto un canale”.

Per i lettori e finanziatori quindi il vantaggio è l’esclusiva temporanea?
“Non solo, secondo gli ultimi dati Nielsen, eccezion fatta per le superofferte degli store, un e-book costa tra gli 8 e i 9 euro, qui si parte da 3. Mentre per la copia cartacea, siamo in linea con i prezzi tradizionali. Il vantaggio è avere un libro che si è scelto. Inoltre, se non si raggiunge il traguardo, l’offerta vene restituita. Inoltre, non c’è bisogno di aspettare la fine della campagna: per chi ha contribuito alla prima parte, c’è la possibilità di leggere già i primi 5 capitoli”.

Perché avete scelto di iniziare con un esordiente?
“Innanzitutto per dimostrare le potenzialità di questa piattaforma di crowdfundng. Se fossimo subito  partiti con Lidia Ravera (il secondo libro su Bookabook è infatti della famosa autrice e si intitola “Gli scaduti”), avrebbe sicuramente portato con sé il suo pubblico tradizionale. Operazione molto bella, ci fa piacere che Lidia abbia scelto e sposato Bookabook, ma abbiamo preferito iniziare con un autore meno noto perché uno dei nostri obiettivi è dimostrare che anche le nuove proposte sono valide. Per ora offriamo solo selezioni di narrativa, ma man mano ci saranno altre sezioni che andranno incontro a tutti i gusti. Il nostro desiderio è creare una community di persone appassionate di libri, con autori e lettori che si possano frequentare e conoscere”.