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Borsa Milano accelera al ribasso, realizzi dopo rally, pesanti le banche

Alcune persone di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Seduta di generale storno a Piazza Affari, che si muove peggio rispetto agli altri mercati europei, penalizzato dalle attese legate ai tassi di interesse e alle tensioni geopolitiche che allontanano gli investitori dagli asset più a rischio.

Un trader segnala che da inizio anno l'indice Ftse Mib di Piazza Affari è in crescita intorno al 15% e pertanto si tratta di fisiologiche prese di beneficio che non intaccano il trend rialzista in corso.

Intorno alle 12,50 il FTSE Mib perde l'1,88%, sui minimi di seduta. Volumi pari a 1,3 miliardi di euro circa.

Tra i titoli in evidenza:

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Raccolta Stellantis, anche se annulla quasi del tutto il rialzo, dopo i risultati del secondo semestre sopra le attese del mercato e grazie anche agli effetti dell'annuncio a sorpresa del buyback sulle azioni. Il settore delle auto europeo è invece negativo dello 0,3%.

Ritraccia Leonardo (-1,5%) dopo la recente corsa, sostenuto delle attese di un aumento delle forniture di armi all'Ucraina da parte del governo italiano, di cui il gruppo potrebbe indirettamente beneficiare.

Forti vendite sulle banche, in particolare gli asset management come Finecobank in flessione del 5,1%, penalizzata dal downgrade di Ubs che ha portato la raccomandazione a "Neutral" da "Buy" e prezzo obiettivo a 16,60 euro da 16,80 precedente. In deciso ribasso anche Mps in flessione del 4,3% e Bper (-4,5%). Le big Intesa Sp e Unicredit sono in calo fra il 3% e il 2,5%.

In lieve rialzo Telecom Italia (+0,3%) sempre in balia delle incertezze attorno all'attesa controfferta sulla rete da parte di Cdp e Macquarie, mentre la società ha detto che il fondo Kkr ha esteso di quattro settimane al 24 di marzo l'offerta non vincolante per la rete su richiesta del governo. Un trader sottolinea che non si sta comprendendo molto di quello che sta succedendo e, quindi, gli investitori stentano a entrare sul titolo.

In tema trimestrali, prosegue la debolezza su Campari che perde lo 0,5%, così come su Recordati in calo del 3,3% dopo i conti del 2022 e il piano industriale che vede una guidance sui margini sotto il consensus, che ha un po' deluso il mercato. Il broker Equita annuncia che limerà le stime di utile netto per il 2023-24 del 2% e il target del 2% a 51 euro.

In netto calo Maire Tecnimont con una flessione del 3,9%, cedente anche Saipem in vista dei risultati la prossima settimana per entrambe. Eni perde l'1,1% in attesa dei risultati del trimestre domani e della presentazione della strategy.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)