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Borsa Milano ancora giù in attesa Wall Street, male banche, bene farmaceutici

L'ingresso della sede della Borsa di Milano

MILANO, 20 agosto (Reuters) - - A Piazza Affari, così come nel resto d'Europa, proseguono le vendite in un contesto di mercati globali indeboliti dai commenti della Fed Usa ieri intorno alle incertezze su una rapida ripresa economica dopo i devastanti effetti del coronavirus.

Il sentiment è appesantito dai timori di una nuova ondata di contagi anche alla luce dell'aumento dei casi in tutta Europa.

Non incoraggia l'andamento dei futures su Wall Street che segnalano un'apertura in calo dopo la correzione di ieri dai massimi storici dei principali indici dell'azionario statunitense.

"L'aumento di volatilità, seppur ancora contenuta, di alcuni indici europei e Usa segnalano incertezza sulla direzione delle borse e in questo contesto una correzione è del tutto giustificabile", commenta un trader.

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Sempre sul fronte macro alle 13,30 verranno pubblicati i verbali dell'ultimo consiglio Bce di metà luglio, in cui Francoforte ribadiva che la zona euro ha ancora bisogno di ampio stimolo.

All'interno della borsa milanese il principale comparto che sconta il mutato sentiment sui mercati è quello bancario che corregge il mini-rally della vigilia. I titoli bancari sono reduci da un'ondata di acquisti nelle ultime settimane alimentati dalle attese di ulteriore consolidamento nel settore dopo l'acquisizione di Ubi da parte di Intesa.

Uno dei principali candidati su cui scommette il mercato per un'operazione di aggregazione è Banco Bpm che oggi perde oltre il 2% dopo avere guadagnato oltre il 10% da inizio mese. Ampia correzione anche per Unicredit e Mediobanca in discesa di oltre due punti percentuali.

Le prese di profitto, anche se non pesanti, non risparmiano Mps, altra probabile protagonista di un prossimo M&A bancario, in discesa dello 0,9% dopo il balzo del 6% di ieri.

Le cupe prospettive sull'economia appesantiscono i titoli industriali con Prysmian in calo del 2%, Cnh Industrial dell'1,7% e Leonardo dell'1,4%.

Vendite sui petroliferi condizionati dai ribassi dei prezzi del greggio legati ai timori sulla ripresa della domanda. In controtendenza Saipem (+0,4%) che recupera terreno dopo i cali di ieri.

In linea con la borsa e il settore europeo di riferimento, Telecom Italia cede l'1,2% sulle continue incertezze attorno alla fattibilità del progetto sulle rete unica che vede posizioni ancora distanti da quelle espresse da Open Fiber. In un'intervista a La Repubblica, l'AD Luigi Gubitosi ha ribadito che Tim non intende scendere sotto il 50% in una eventuale società della rete con Open Fiber, pur aprendo a soluzioni sulla governance.

Tra i pochi spunti positivi, anche oggi gettonati i titoli del settore sanitario con Diasorin in rialzo del'1% seguita da Recordati a +0,6%.