Borsa Milano annulla ribassi di giornata in finale seduta, tonfo per Banco Bpm e Bper
MILANO (Reuters) - Piazza Affari annulla i ribassi nell'ultima seduta del mese di ottobre, appesantita dai bancari in una giornata di forte pressione sui titoli governativi.
Sui mercati pesano i timori legati al balzo dell'inflazione e le aspettative di una stretta monetaria ma anche il riflesso di alcune deludenti trimestrali americane che hanno indebolito Wall Street e soprattutto il settore tecnologico.
Alle 17,10 circa l'indice FTSE Mib segna un lieve calo dello 0,08%. Se l'andamento verrà confermato in chiusura di seduta, il paniere delle blue chip milanese avrà archiviato il mese di ottobre con un guadagno del 4,5%, migliore performance mensile da sei mesi.
Tra i titoli in evidenza:
Lettera sui bancari penalizzati dal balzo dello spread con l'indice sul settore italiano in calo dello 0,7%, a fronte di uno Stoxx europeo leggermente positivo.
Bersagliate dalle vendite Banco Bpm e Bper, che scivolano di circa il 7% sul minor appeal speculativo derivante dalle possibili modifiche alle norme sugli incentivi alle fusioni e che penalizzerebbe i due gruppi da tempo al centro dell'attenzione del mercato per potenziali operazioni di M&A
In controtendenza Carige sale dell'1,8% in quanto il cambiamento delle norme sulle Dta, con la riduzione del tetto dell'ammontare utilizzabile ad un massimo di 500 milioni, lascerebbe l'istituto genovese l'unica candidata ad una fusione sfruttando a pieno i benefici.
Seduta sugli scudi per Eni (+2,2%), premiata per i risultati sopra le attese e il miglioramento della guidance. Proseguono invece le vendite su Saipem (-2%) dopo la giornata pesante ieri per la deludente trimestrale
Exor sale di oltre l'1% sotto i massimi di seduta dopo l'accordo preliminare con Covèa per la vendita del gruppo delle riassicurazioni PartnerRe alla cifra di 7,7 miliardi di euro
Telecom Italia cede oltre il 3% in scia alle pesanti perdite della vigilia alla luce del nuovo taglio della guidance. Corregge Stm (-1%) che risente della debolezza del settore tech.
Sempre sul fronte delle trimestrali Piaggio scivola di oltre il 7% dopo che la società ha sottolineato la complessità dell'outlook a causa dell'aumento dei costi delle materie prime e dei problemi sugli approvvigionamenti
(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Stefano Bernabei)