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Borsa Milano chiude in calo su discesa petrolio, tengono le popolari su attese M&A

Trader al lavoro. REUTERS/Neil Hall

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in calo attorno ai minimi di seduta in un mercato che resta ancora molto nervoso e soggetto a continui sbalzi di umore.

Nel finale di giornata l'azionario milanese ha seguito la scia dell'accelerazione al ribasso delle piazze europee e della borsa Usa spinte dalle perdite delle petrolio complice l'inatteso incremento delle scorte Usa.

"Il repentino ribasso nel finale è legato ai movimenti del petrolio che ha trascinato Wall Street, e i mercato europei hanno seguito a ruota", dice un trader.

Fin dalle prime battute il sentiment della borsa è stato condizionato ancora una volta dalle preoccupazioni per l'economia cinese e dalle turbolenze della borsa di Shanghai.

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Quest'ultima ha invertito rotta sul finale di seduta chiudendo in rialzo grazie alla decisione della banca centrale di Pechino di iniettare nuovi fondi nel sistema per il secondo giorno consecutivo, con l'obiettivo di calmare i mercati.

Sul fronte europeo l'approvazione in tarda mattinata, del parlamento tedesco al terzo piano di assistenza finanziaria alla Grecia ha fornito scarso sostegno ai mercati. Più attenzione sarà rivolta invece ai verbali della Fed Usa, in arrivo alle 20, per scorgere nuovi spunti sull'avvio stretta sul costo del denaro da parte dell'istituto centrale Usa che non alza i tassi dal 2006.

L'indice FTSE Mib cede l'1,77%, l'All Share l'1,66% mentre il benchmark europeo FTSEurofirst lascia sul terreno l'1,8%. A Milano volumi per un controvalore di 2,5 miliardi di euro circa.

Pesanti i petroliferi sul calo dei prezzi del greggio ai minimi di quasi sei anni per i dati sulle scorte statunitensi di greggio in rialzo contro attese di un calo.

Il peso massimo del settore sul listino milanese, ENI chiude in calo del 2,9% in un settore Oil europeo che perde il 2,1%.

SAIPEM cede l'1%, TENARIS il 2,3% e MAIRE TECNIMONT il 4,3%.

In deciso calo PRYSMIAN (-3,8%) dopo i nuovi massimi storici toccati di recente.

Tornano le vendite sui titoli del lusso, più sensibili ai contraccolpi sul mercato cinese. FERRRAGAMO e TOD'S le più penalizzate con perdite intorno al 3%, LUXOTTICA il 2,75%. Quest'ultima inoltre risente della notizia dell'inchiesta dell'Antitrust francese per accertare l'esistenza di eventuali pratiche di fissazione dei prezzi nel settore, che coinvolgerebbe anche la controllata Luxottica France.

Pesante anche il settore automotive. FIAT-CHRYSLER perde il 2,7% circa in linea con il settore in Europa. CNH INDUSTRIAL in calo del 2,7% proseguendo il trend ribassista.

Si salvano le popolari grazie a nuovi acquisti speculativi legati alle attese di consolidamento del settore che potrebbe partire a breve. [ID:nL5N10U2BM]

Ridimensionando i maggiori rialzi della seduita BANCO POPOLARE chiude in rialzo dello 0,56%, UBI dello 0,48%, BPER dello 0,43%, POP MILANO dello 0,1%.

MPS ritraccia rispetto ai guadagni di giornata e termina a -0,4%. Resta invece tonica CARIGE (+3,6%)con volumi oggi al centro di intense speculazioni sul tema M&A.

Prosegue la corsa di ieri PRELIOS (+6,2%) sulla scia di indiscrezioni di un interesse da parte di investitori stranieri. La società ieri non ha voluto commentare i rumour.