Borsa Milano in calo appesantita da banche, Mps affonda
MILANO (Reuters) - Piazza Affari conferma il movimento di ripiegamento visto nelle ultime sedute e chiude la sessione in lieve ribasso, trascinata principalmente dalle banche, che a loro volta risentono della brusca caduta di Mps
Secondo gli operatori, sui mercati pesano principalmente dei movimenti di sell-off di tipo tecnico da parte degli investitori in vista della chiusura del trimestre.
Nel pomeriggio qualche segnale di incoraggiamento è arrivato dai alcuni dati macro Usa migliori del previsto che hanno favorito il recupero delle borse europee anche se quella milanese è zavorrata dal settore bancario.
"Credo che il movimento di ritracciamento sia dovuto alle prese di profitto in vista della chiusura del trimestre. I fondi tendono a fare qualche operazione di 'window dressing' sfruttando i guadagni realizzati con le banche", osserva un trader.
L'indice FTSE Mib chiude in calo dello 0,25%, peggiore performance tra le principali borse europee. L'AllShare arretra dello 0,32%
Volumi per un controvalore di circa 2,4 miliardi di euro.
L'indice FTSEurofirst 300 cede un frazionale 0,06%
Nel secondo giorno di esercizio dei diritti dell'aumento da 5 miliardi, MPS è in forte caduta e chiude in calo del 13,35% a 1,87 euro con volumi poco sopra la media delle ultime cinque sedute.
"Dopo la chiusura della contrattazione dei diritti il titolo sta ripiegando verso 1,5-1,6 euro, dove si trovava prima dell'avvio dell'aumento", sottolinea Vincenzo Longo, market strategist di IG.
Tutto il settore bancario soffre. UNICREDIT e BANCO POPOLARE lasciano sul terreno oltre il 2%, INTESA SANPAOLO l'1,8%, POP MILANO l'1,7% circa in un comparto che, in Italia, perde l'1,8% circa contro il calo dello 0,85% di quello europeo
Tra le banche impegnate negli aumenti di capitale POPOLARE EMILIA ROMAGNA, in controtendenza, sale dello 0,7% e i diritti dello 0,25%, mentre CARIGE perde il 3,7% e i diritti cedono il 7,5% circa,
Le ricoperture aiutano invece i rialzi nel settore del lusso, con FERRAGAMO in rialzo del 2,2% circa, TOD'S dell'1,3% e la più piccola BRUNELLO CUCINELLI del 2,1%.
Bene anche FIAT (+1,6%) insieme a TENARIS (+1,6%) e ENEL (+0,84%) con quest'ultima al centro dell'interesse del mercato per l'atteso piano di cessioni. Sempre nell'energia A2A sale dello 0,4% spinta da un upgrade di Goldman Sachs. Meglio TELECOM ITALIA in rialzo dell'1,26%.
ATLANTIA in rialzo dell'1,5% il giorno dopo l'accordo che sana il contenzioso tra il governo francese e il consorzio Ecomouv.
MEDIASET poco mossa (+0,12%) in attesa dell'assegnazione dei diritti per la trasmissione della partite della serie A nel triennio 2015-2018.
Esordio in calo per CERVED (-1,69% a 5 euro)nonostante il prezzo dell'Ipo fosse stato fissato nella parte bassa della forchetta indicativa.
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