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Borsa Milano chiude forte su ricoperture, attesa esito elezioni, corrono banche

Operatori a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in deciso rialzo, e fa meglio delle altre borse europee, grazie al classico effetto delle ricoperture pre elezioni.

Gli investitori restano tuttavia cauti in attesa di conoscere l'esito delle elezioni presidenziali in Ucraina e, soprattutto, delle elezioni europee di domenica prossima. Un evento importante soprattutto per l'Italia, dove il voto potrebbe dare indicazioni sul gradimento del governo e sulla forza del Movimento 5 Stelle. Intanto, oggi, lo spread fra i rendimenti dei titoli di stato italiani e tedeschi si è ridotto intorno a 180 punti base.

"Oggi si registrano alcune ricoperture, anche se restano le cautele in vista del voto", osserva un trader.

L'indice FTSE Mib sale dell'1,83% intorno ai massimi di seduta, così come l'AllShare (+1,77%), mentre il benchmark europeo, l'indice FTSEurorfirst300, guadagna lo 0,17%. Volumi pari a 2,7 miliardi di euro circa nel finale.

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Tonici i bancari in gran spolvero quest'oggi. In una nota Morgan Stanley evidenzia l'impatto positivo che potrebbe avere un rafforzamento delle misure espansive da parte della Bce sugli istituti italiani. In evidenza POP EMILIA (+4,72%), fa meglio MPS (+5,93%). POP MILANO, che oggi chiude l'aumento di capitale, sale del 3,62%, mentre BANCO POPOLARE balza del 4,34%.

CREVAL, prossimo all'avvio dell'aumento di capitale (il 26 maggio), sale dello 0,86%

In rialzo del 3,6% UNIPOLSAI, che rimbalza dopo le forti perdite di ieri sulla notizia delle indagini sulla fusione con Fonsai. UNIPOL, che ieri aveva registrato un ribasso ancora più consistente, guadagna il 3,31%. In una nota Equita spiega di ritenere "molto improbabile che l'indagine possa portare ad una revisione dei concambi" fissati per la fusione.

Bene ENI che sale dell'1,69% dopo l'ok alla rinegoziazione dei contratti gas a lungo con Gazprom, mentre ENEL allunga con un balzo del 2,42%.

Deboli AUTOGRILL e PARMALAT.

Fuori dal paniere, strappa CIR che guadagna il 10,39%. Il presidente di Unicredit Federico Ghizzoni ha detto che le trattative sul debito di Sorgenia procedono e le posizioni si stanno "affinando" per cui si potrebbe chiudere in tempi brevi.

Mentre sul fronte dei ribassi, BIALETTI cede il 3% circa all'indomani della pubblicazione, a borsa chiusa, dei risultati.

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