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Borsa Milano in calo su realizzi, male finanziari, ok petroliferi

Operatori di borsa a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in deciso ribasso una seduta caratterizzata da prese di beneficio dopo il rally delle ultime due settimane, conseguenza dell'accordo tra Grecia e creditori internazionali.

Dopo aver limitato le perdite per buona parte della giornata, il listino milanese ha registrato un peggioramento nel finale, in linea con l'andamento di Wall Street.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso l'1,32%, tornando sotto quota 24.000 punti, riconquistata ieri per la prima volta da oltre tre mesi. L'AllShare ha ceduto l'1,2% e il MidCap lo 0,37%.

Volumi per un controvalore di circa 2,63 miliardi di euro.

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FERRAGAMO in controtendenza (+0,87%), sostenuta da una promozione da parte di Raymond James.

In scia TOD'S (+0,86%) e MONCLER (-0,41%). Direzione opposta per YOOX (-3,08%), nel giorno in cui l'assemblea ha approvato la fusione con Net-a-Porter.

I realizzi si sono concentrati soprattutto sui finanziari, con INTESA SANPAOLO (-2,28%) peggio di UNICREDIT (-1,57%). Pesanti POPOLARE MILANO (-2,73%), BANCO POPOLARE (-2,08%) e POPOLARE EMILIA ROMAGNA (-3,03%).

In calo anche il risparmio gestito: AZIMUT -2,68% e MEDIOLANUM -1,25%.

Tra i peggiori AUTOGRILL (-2,71%), FINMECCANICA (-2,42%), A2A (-2,11%) e PRYSMIAN (-2,33%).

Petroliferi aiutati dalla tenuta delle quotazioni del greggio: ENI invariata, SAIPEM +1,76% e TENARIS +1,46%.

Acquisti su BUZZI (+0,86%): Exane Bpn Paribas ne ha alzato il target price a 20 euro.

Rimbalzo limitato per MEDIASET (+0,63%), ieri penalizzata da un downgrade di Mediobanca.

Fuori dal paniere principale, DE' LONGHI (+2,26%) sui massimi storici grazie a ricavi trimestrali sopra le attese, possibile premessa ad una revisione al rialzo del consensus del mercato su margini e utili per l'intero anno.

In volo EEMS (+20,61%) sulla notizia dell'omologa del concordato da parte del tribunale di Rieti, decisione che rappresenta un passo verso l'integrazione con GALA (-1%).

Prese di profitto sull'immobiliare, ieri sostenuto dall'annuncio del premier Matteo Renzi dei tagli alla tassazione sul settore: RISANAMENTO -5,77%, BASTOGI -3,4% e GABETTI -2,29%.