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Borsa Milano chiude in calo con Europa e Usa, giù petroliferi e Telecom

MILANO (Reuters) - Piazza Affari peggiora nel pomeriggio insieme al resto d'Europa chiudendo in deciso calo, penalizzata dall'andamento negativo di Wall Street.

A livello settoriale sono particolarmente colpiti dalle vendite gli energetici sulla scia del pesante calo del greggio, che perde il 3%. Generalmente deboli i bancari in tutto il vecchio continente, mentre a Piazza Affari tra i peggiori titoli del paniere si segnala anche Telecom Italia.

** L'indice FTSE Mib archivia la giornata in ribasso dell'1,74%, l'Allshare cede l'1,58%. Volumi nel finale intorno a 2 miliardi di euro.

** In Europa il benchmark FTSEurofirst perde circa un punto percentuale e a Wall Street i ribassi degli indici sono nell'ordine dell'1,3-1,5%.

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** Debole anche oggi TELECOM ITALIA che lascia sul terreno il 3,8%. I trader citano un'agenzia di stampa che torna sulla volontà di Iliad di aggredire il mercato italiano in modo deciso. "Non c'è niente di nuovo nell'articolo in sé", sottolinea un report di Redburn, che non vede in Iliad una minaccia maggiore di quanto sia stata Hutchison. Nei giorni passati gli analisti già citavano l'intenzione espressa dalla società francese di arrivare a una quota in Italia fino al 15% ma, sottolinea un operatore, "i mercati a seconda dei momenti trovano motivazioni per prendere profitto".

** Spunti positivi su alcuni titoli del lusso con LUXOTTICA in rialzo dell'1,4% sulla scia del "buy" di Deutsche Bank. Bene anche MONCLER con +1,2%.

** Positiva per tutta la seduta POSTE ITALIANE, che termina in rialzo dell'1,5%. Ieri Reuters ha scritto, citando fonti vicine alla situazione, che Poste sta ancora ragionando come strutturare un'offerta non vincolante per Pioneer Investments, che UniCredit intende valorizzare, ma lo scenario più probabile prevede un ruolo per la partecipata Anima Holding e per Cassa Depositi e Prestiti. "L'operazione sarebbe molto rilevante sia per Poste che per Anima", osserva un broker. ANIMA balza del 4,2%.

** L'indice dei bancari italiani perde il 2,1%, quello europeo l'1,7%. Si muovono in controtendenza BANCO POPOLARE (+1%) e POP MILANO (+0,5%) in vista delle assemblee per la fusione. UNICREDIT perde più del 4%.

** Pesante SAIPEM che cede il 4,8% in un comparto oil&gas europeo in flessione del 2,8%. ENI arretra del 3,3%.

** Tra i ribassi si segnala anche GENERALI, -3,5%. Il Ceo Philippe Donnet oggi ha detto che la compagnia triestina non ha in programma alcuna operazione di integrazione con Axa o con altri.