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Borsa Milano attende con cauto rialzo Fed, tonica Tim

L'entrata della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue in cauto rialzo, in linea con gli altri listini europei, in attesa dell'importante appuntamento della Federal Reserve Usa sui tassi di interesse, da cui dovrebbero anche emergere indizi sul futuro percorso della politica monetaria statunitense.

Dal meeting è ampiamente atteso un altro rialzo da tre quarti di punto, ma i riflettori saranno in particolare sulla successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell, alla ricerca degli sperati segnali di un rallentamento del ritmo dei rialzi.

La prospettiva di un atteggiamento più morbido per le prossime mosse della Fed aveva sostenuto l'azionario nelle ultime settimane ma i dati macro Usa di ieri migliori delle attese, offrendo maggiore spazio alla Banca centrale americana per il rialzo dei tassi, hanno portato ad un ridimensionamento dei guadagni.

Sul fronte europeo, il dato finale del Pmi di ottobre per l'Eurozona ha registrato una contrazione leggermente più alta del dato preliminare segnalando un comparto manifatturiero in sofferenza. Sotto le stime anche quello italiano, mentre statistiche sul mercato del lavoro tedesco indicano una lieve salita della disoccupazione a settembre.

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Oltre che sul fronte macro gli investitori continuano a concentrarsi sulla stagione delle trimestrali.

"Oggi il tema dominante è la Fed, ma anche le trimestrali potranno dare qualche indicazione, soprattutto nell'automotive", dice un trader che cita i risultati di Ferrari oggi, prima di quelli di Stellantis attesi domani.

Intorno alle 12,50 il FTSE Mib guadagna lo 0,15% mentre i futures sugli indici Usa indicano un avvio positivo a Wall Street

Tra i titoli in evidenza:

Sotto i riflettori MPS, in calo del 2,5% circa sotto i due euro del prezzo di sottoscrizione dell'aumento di capitale che oggi ha concluso i due giorni di asta dei diritti inoptati.

Nell'insieme le banche, mosse dalla dinamica dei tassi, sono positive ma senza particolari strappi.

Bene TELECOM ITALIA che sale del 2,7% con volumi vivaci dopo un picco a oltre +4% ai massimi di oltre due mesi, sostenuto anche oggi dalle speculazioni sulle possibili mosse del governo Meloni, dopo la nomina di Alessio Butti a sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione tecnologica che, secondo il mercato, potrebbe favorire un'Opa di Cdp sul gruppo tlc.

Contrastato il settore dell'energia e petroliferi con ENEL e ENI in rialzo rispettivamente dell'1,5% e 0,7%, mentre cedono SAIPEM (-3%) e TENARIS (-1,5%)

Tra i peggiori del FTSE Mib, AMPLIFON perde il 3% in scia al profit warning, il secondo in un anno, annunciato dalla danese Demant legato al mercato degli apparecchi acustici e di comunicazione.

Nell'automotive rimbalza PIRELLI dopo il deciso calo di ieri in scia ai deboli dati e caute indicazioni arrivate da Goodyear e Nokian.

FERRARI cede l'1,2% nel giorno dei conti trimestrali.

(Andrea Mandalà, editing Francesca Piscioneri)