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Borsa Milano giù con petroliferi e finanziari, Mediaset spinta da politica

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in calo una seduta che ha visto il ritorno in auge delle tematiche politiche, che da tempo erano state accantonate dal mercato.

Le indiscrezioni di stampa sulla telefonata tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sulla legge elettorale, commentano gli operatori, avvicinano le elezioni anticipate.

L'ipotesi di una grande coalizione in salsa italiana, ovvero di un governo tra Pd e Forza Italia, contenuta nella nota di un broker, ha messo le ali a Mediaset.

** In chiusura, il FTSEMib ha perso lo 0,38%, l'AllShare lo 0,38%% e il MidCap lo 0,43%, mentre lo STAR ha terminato invariato.

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** MEDIASET superstar (+4,17%), spinta dal nuovo clima politico e dall'asta per i diritti tv del calcio che prevede un pacchetto per il digitale terrestre di potenziale interesse per Mediaset Premium.

** FERRAGAMO ancora sotto pressione (-1,68%), appesantita dalle revisioni di giudizi e stime dei broker dopo la conferma per le prospettive caute dell'anno.

** MONCLER in direzione opposta (+2,7%), grazie al fatto che qualche investitore in uscita da Ferragamo cerca un'alternativa più solida nel settore.

** Petroliferi in rosso a causa della delusione per il mancato accordo per incrementare i tagli alla produzione: ENI -2,32%, SAIPEM -2,05% e TENARIS -1,48%.

** ITALGAS è arretrata dell'1,52% dopo che Goldman Sachs ha tagliato il giudizio a neutral, rimuovendo il titolo dalla buy list.

** FIAT CHRYSLER recupera un po' del terreno perso (+0,64%) nei giorni scorsi sulla notizia che il dipartimento della giustizia Usa ha promosso una causa civile sulla questione delle emissioni. Segno più anche per EXOR (+0,59%) e FERRARI (+0,46%).

** CNH INDUSTRIAL tonica (+1,48%): gli analisti hanno migliorato le previsioni sui risultati del trimestre in corso della concorrente Deere.

** Finanziari deboli: il paniere delle banche è sceso dell'1,26%. In sofferenza INTESA SANPAOLO (-1,58%), MEDIOBANCA (-1,49%) e BPER BANCA (-1,16%).

** L'evoluzione della crisi delle banche venete sembra riflettersi soprattutto sugli istituti minori: BANCA POPOLARE DI SONDRIO -5,18% e CREDITO VALTELLINESE -3,28%.

** Per il resto, bene LEONARDO (+2,11%), CAMPARI (+2,22%) e PRYSMIAN (+1,49%).

** Non si arresta l'euforia che interessa le small cap dopo il varo dei Pir: GEQUITY +10,34%, EXPRIVIA +7,73%, AMBIENTHESIS +5,26%, FULLSIX +4,98%, NEUROSOFT +5,81%, 4AIM +9,95% e ASSITECA +5,88%.

** Prese di beneficio su ECOSUNTEK: -14,43%.

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