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Borsa Milano cala 2%, vendite banche, bene Mediaset, Hera, cala lusso

Una donna davanti al palazzo che ospita la Borsa di Milano

MILANO, 27 marzo (Reuters) - Piazza Affari e' in ribasso, in un mercato che rimane preoccupato per l'impatto dell'epidemia di coronavirus sull'economia.

Asia e Stati Uniti hanno chiuso in netto rialzo, confortate dalle misure di sostegno che l'amministrazione Usa sta varando.

Si prevede che oggi il Congresso statunitense dia il via libera al pacchetto di stimolo da 2.200 miliardi di dollari, dopo che la Fed ha tagliato i tassi a zero e ha offerto un sostegno senza precedenti al debito delle aziende.

Banche italiane in ribasso con uno spread Btp-Bund che si allarga verso quota 180 punti, seppur nell'ambito di un movimento tecnico. Ieri la Bce ha detto che non ci sono limiti agli acquisti di bond per singolo Paese. Pesa il fatto che la federazione bancaria europea suggerisce agli istituti quotati di non distribuire cedole, raccomandazione che alimenta le attese del mercato in questa direzione.

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Realizzi piu' decisi sul risparmio gestito, forte ieri, con Finecobank e Azimut in calo del 5,8%.

Mediaset balza del 3,3% dopo le dimissioni dell'AD della tedesca ProSiebenSat.1 Media. Max Conze si è dimesso con effetto immediato, una mossa che fa ben sperare per la realizzazione del progetto europeo del gruppo della famiglia Berlusconi.

Acquisti sulle utilities, considerate difensive, con Hera a +2,7% grazie anche ai buoni risultati diffusi qualche giorno fa, Snam Rete e Italgas a +0,5%.

Ferrari stabile, dopo aver annunciato la decisione di riaprire la produzione a Maranello e Modena il 14 aprile.

Exor +1,2%, dopo i recenti ribassi che avevano portato il titolo a uno sconto del 50% sul Nav, secondo un analista, e dopo le indiscrezioni di stampa che rassicurano sulla volonta' della francese Covea di concludere l'acquisizione di PartnerRe, nonostante la turbolenza dei mercati.

Cnh Industrial +0,9%; JP Morgan ha tagliato l'obiettivo a 8 dollari, sopra gli attuali 5,5 euro circa.

STM +0,5%; Deutsche Bank ha ridotto il target a 28 euro, ben sopra il prezzo di mercato.

Fiat Chrysler (Fca) in ribasso, ma con il comparto in Europa.

Il lusso continua a perdere terreno con Salvatore Ferragamo in calo del 6%, Moncler -4%.

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(Stefano Rebaudo, in redazione)