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Borsa Milano cala in attesa dati Usa, brilla Bper, giù comparto oil

Una donna davanti all'ingresso della borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari scambia in territorio negativo in tarda mattinata, in linea con le altre principali borse europee, in un mercato cauto che attende indicazioni sullo stato di salute dell'economia Usa dai dati sull'occupazione.

Occhi infatti puntati sui payroll non agricoli di luglio, attesi nel primo pomeriggio e visti in rallentamento - ma comunque lontano dai livelli di recessione. I futures sugli indici Usa indicano intanto un'apertura sostanzialmente in parità di Wall Street.

Nonostante i cali odierni, le borse europee si apprestano comunque ad archiviare la settimana di fila con il segno più grazie a risultati trimestrali convincenti.

Intorno alle 13,00 l'indice FTSE Mib perde lo 0,2% con volumi intorno ai 650 milioni di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

Toniche le banche, con l'indice di riferimento che guadagna lo 0,4%. Tra tutte spicca Bper, che balza dell'8,3%, spinta dai forti risultati trimestrali, migliori delle attese degli analisti grazie soprattutto all'andamento dei ricavi core. Unicredit avanza di 0,3%, Intesa Sanpaolo segna +0,8% e Credem sale di 1,1% dopo conti del secondo trimestre che Equita definisce "molto sopra le attese grazie al margine d'interesse e minor costo del rischio".

Mps, all'opposto, perde oltre il 7%, con l'attenzione degli investitori rivolta soprattutto al prossimo aumento di capitale da 2,5 miliardi. "Non sarà facilissima come operazione", spiega un trader. Gli analisti parlano anche dei rischi legali, in aumento nel secondo trimestre come evidenziato dai conti resi noti in mattinata.

Giù anche Illimity, che segna -7,5% dopo i risultati del secondo trimestre pubblicati ieri a mercato chiuso.

Positiva Unipol (+0,9%), mentre Unipolsai cede 0,4% nonostante un secondo trimestre "superiore alle attese per performance non tecnica nel P&C e migliore risultato nel Life", scrive Equita.

In un comparto oil appesantito dal calo del prezzo del petrolio, Eni perde 0,6%, Tenaris cede oltre 3%, mentre Saipem, in contro tendenza, segna +1,5%.

Tra gli altri petroliferi, Saras perde fino a un massimo del 13% per via dei timori di un calo della domanda della benzina a livello globale. La società ribadisce a Reuters la sua view positiva da qui a fine anno grazie in particolare alle attese sul diesel, primo prodotto per resa della raffineria di Sarroch - oggi in fortissima domanda in tutto il mondo - la cui carenza diventerà ancora più critica con l'avvio delle sanzioni in autunno.

Vivace Pirelli (+3,5%) sulla scia dei risultati del primo semestre pubblicati ieri a mercato chiuso. I ricavi sono aumentati "al di sopra delle nostre aspettative, grazie al prezzo/mix estremamente forte", scrive Banca Akros.

(Federico Maccioni, editing Francesca Piscioneri)