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Borsa Milano cala su tensioni Medio Oriente, giù banche, industria, Atlantia in lieve calo

Un passante all'entrata della Borsa di Milano

MILANO, 7 gennaio (Reuters) - Piazza Affari apre debole in un mercato dove tornano i timori di un aumento delle tensioni in Medio Oriente.

Tengono quindi i petroliferi grazie alle prospettive delle quotazioni del greggio, mentre si vendono gli altri comparti, dalle banche agli industriali.

L'Iran ha lanciato missili contro le forze guidate dagli Usa in Iraq, come risposta all'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani in un raid Usa a Baghdad nei giorni scorsi. Funzionari iraniani hanno detto che Teheran non vuole una guerra e che gli attacchi sono l'ultimo atto della risposta all'uccisione di Soleimani.

Tra i bancari, calano i titoli più volatili nelle ultime sedute con Banco Bpm, Ubi Banca e Unicredit in calo dell'1,5-2%. Finecobank -1,5% dopo il rialzo di ieri.

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Atlantia senza spunti (-0,5%), dopo le indiscrezioni di stampa che parlano di un accordo con il governo che prevede tra l'altro un taglio del 5% delle tariffe. Il mercato, secondo gli operatori, già sconta una situazione in cui non c'è una revoca della concessione e il gruppo dovrà cedere sui prezzi.

Tra gli industriali Stm e Fca perdono l'1,8%.

Eni +0,3%.

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