Borsa Milano chiude in calo, deboli i bancari, Mps cede 20%
MILANO (Reuters) - Piazza Affari ha chiuso in calo di oltre l'1%, zavorrata dalle prese di profitto dopo il recente rally che l'ha portata a rinnovare i massimi di oltre tre anni.
Gli indici, già deboli dall'avvio, hanno ampliato i ribassi dopo l'apertura negativa di Wall Street. Pesante tutto il comparto bancario ed Eni, che ha lasciato sul terreno oltre l'1%.
In evidenza Mps che, dopo due sedute senza riuscire a fare prezzo (se non in asta di chiusura) oggi è tornata a negoziare, anche se finendo in asta di volatilità diverse volte nel corso della seduta.
L'indice FTSE Mib ha terminato in calo dell'1,24% rispetto alla chiusura rettificata di ieri, mentre l'Allshare ha perso l'1,24%. Volumi intorno a 2,9 miliardi di euro.
MPS ha terminato la seduta in calo del 20,08% a 1,771 euro al terzo giorno di aumento di capitale. I diritti hanno perso il 7,68% a 18,39 euro.
Negative anche le altre banche, con MEDIOBANCA che è scivolata del 2,88%, BANCO POPOLARE del 2,53%, POP MILANO DEL 2,2%. Lo stoxx europeo segna -1,16%.
Tra i pochi titoli che sono riusciti a terminare la seduta sopra la seduta si segnalano BUZZI, FERRAGAMO, TELECOM, TOD'S.
Ribasso del 2,36% per MEDIASET dopo gli acquisti degli ultimi giorni.
Tra i titoli a minore capitalizzazione prosegue la corsa AEFFE.
Tonica anche DEA CAPITAL dopo aver annunciato di aver raggiunto un accordo per la cessione, attraverso Santé SA, dell'83,43% del capitale di Generale de Sante a Ramsey Health Care, il primo gruppo in Australia di sanità privata, e Credit Agricole Assurances.