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Borsa Milano chiude in calo, deboli energetici e retail, reggono finanziari

Una sala operativa di borsa. REUTERS/Marcos Brindicci

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso una seduta che conferma il grande nervosismo che caratterizza il periodo.

Ogni tentativo di consolidare i rimbalzi fisiologici, sottolineano i trader, s'infrange contro ostacoli che via via vanno accumulandosi. Se ieri i mercati avevano subìto l'impatto degli indicatori macroeconomici tedeschi e del taglio delle stime sul Pil mondiale da parte del Fmi, oggi è stato soprattutto lo spettro del virus Ebola a pesare sull'umore degli investitori.

In linea di galleggiamento per gran parte della giornata, il listino di Milano ha definitivamente adottato una connotazione negativa dopo l'avvio debole di Wall Street.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso lo 0,64%, l'AllShare lo 0,74% e il Mid Cap l'1,45%. Da notare che l'indice principale si avvia a testare quota 19.500 punti, livello sopra il quale si trova dal 14 agosto scorso.

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Volumi per un controvalore di circa 2,7 miliardi di euro.

I finanziari hanno retto, ma non si sono sottratti al clima generale: il paniere delle banche è sceso dello 0,48%. INTESA SANPAOLO (-0,35%) e UNICREDIT (-1,08%) hanno scandito il ritmo di marcia.

Bene BANCO POPOLARE (+0,63%), POPOLARE MILANO (+1,33%) e MONTEPASCHI (+1,2%).

AZIMUT premiata (+1,3%) dai dati sulla raccolta di settembre.

Spunti per gli assicurativi: GENERALI +0,31% e UNIPOLSAI -0,28%.

Prosegue la caduta WORLD DUTY FREE (-4,49%) e AUTOGRILL (-3,04%): al profit warning di fatto lanciato la settimana scorsa da Wdf si sono sommate le preoccupazioni legate ad Ebola.

Vendite generalizzate nel retail: piatta, però, LUXOTTICA (+0,17%); fuori dal paniere principale, male MOLESKINE (-3,5%), PIQUADRO (-6,57%) e DAMIANI (-4,26%).

Tornano a soffrire alcuni titoli del lusso: MONCLER -1,32%, FERRAGAMO -0,9%, TOD'S -1,18% e YOOX -0,6%.

Debolezza generalizzata per gli energetici, settore sensibile al quadro geopolitico e, nel caso delle utilities, all'andamento dei consumi: ENI ha lasciato sul terreno lo 0,98%, A2A il 2,55%, TENARIS il 3,24% ed ENEL GREEN POWER il 2,35%. In controtendenza SAIPEM (+0,45%). Tra le mid cap, a picco ACSM AGAM (-10,27%), male anche ERG (-4,24%).

ENEL zoppicante (-0,66%) nel giorno della conference call di Endesa.

Hanno tenuto i classici difensivi: SNAM +0,05%, TERNA +0,31% e GTECH +0,27%.

Tonica in mattinata, FIAT (invariata) ha rallentato il passo nel pomeriggio, pur registrando una performance migliore del settore automotive europeo (-1,61%). EXOR (-1,63%), CNH INDUSTRIAL (-1,06%) e PIRELLI (-1,25%) maggiormente allineate al comparto. Fuori dal paniere principale, vendute BREMBO (-4,76%) e SOGEFI (-4,02%).

In lettera MEDIASET (-1,4%), MEDIOLANUM (-1,39%) e STMICROELECTRONICS (-1,5%).

ASTALDI ha beneficiato (+1,27%) di un nuovo contratto in Italia.

Tra le small e mid cap, in evidenza MERIDIE (+6,27%).

Altra seduta sotto pressione per SEAT: -7,14%.